Spill the tea. L'ambientazione


Bentrovati lettori del Salotto,
eccoci qui per un nuovo appuntamento con SPILL THE TEA. Pronti?
L’argomento di oggi riguarda l’ambientazione di un romanzo, ovvero la scelta dei luoghi in cui i personaggi agiscono.

L'ambientazione

Innanzitutto, è bene chiarire l’importanza di questo tema: un luogo non è soltanto una mera descrizione, evoca sensazioni ed emozioni, e serve a costruire lo scenario della storia narrata.

Spesso i luoghi sono città reali come Roma, Firenze, New York, Los Angeles, ma può succedere che la città sia d’invenzione dell’autore, seppur collocata in una determinata area geografica definita – ad esempio, la Gran Bretagna – pur mantenendo caratteristiche verosimili (basti pensare a Stars Hollow, la città immaginaria della serie tv, Una mamma per amica, collocata idealmente in Connecticut).

Quando la città è un luogo reale, è bene studiare la mappa e le zone in cui personaggi si muovo, in modo da risultare il più precisi possibili nella descrizione. Non è necessario aver visitato la città in questione, purché si sia fatto uno studio approfondito sui luoghi (per esempio, se stiamo descrivendo New York, non possiamo descrivere il Bronx come un esclusivo quartiere benestante). Il nostro consiglio, è quello di effettuare una documentazione approfondita – su internet, ma anche sulle guide turistiche – e di ricreare l’ambiente così com’è.

Nel caso di una città inventata, invece, basterà pensare solo il Paese o la regione in cui la si vuole collocare e renderla verosimile. Un consiglio? Descrivete anche luoghi che conoscete, come un bar o un parco in particolare. I posti che abbiamo visto e conosciuto, sono quelli a cui possiamo ricondurre determinati eventi e situazioni, che potrebbero essere utili anche nel romanzo che stiamo scrivendo.

E voi? Quanta importanza date all’ambientazione?

Alla prossima,


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