Buongiorno amici del nostro Salotto,
questo venerdì Tea, Cookies &… si concentra sul romanzo “La vertigine che ho di te”, l'ultimo lavoro di Gina Laddaga che affronta una tematica importante come quella della violenza sulle donne con delicatezza e senza risultare eccessivo.
Prima di addentrarci nel mondo di Leda e Sebastiano, vogliamo citare il primo romanzo di Gina Perfetta ma non per lui (disponibile su Amazon a questo link: https://amzn.to/2QxTHYe) e la sua novella spin-off Perfetto per lei (disponibile su Amazon a questo link: https://amzn.to/2Qo3sIi).
E adesso, pronti per saperne di più sul romanzo di oggi?
IL ROMANZO - A tu per tu con Gina Laddaga
Un paio di anni fa frequentavo una palestra e ho assistito a una lezione di difesa personale. Da lì ho creato il mio personaggio maschile e dopo è arrivata la mia lei. Ho voluto anche cercare di parlare di un tema molto delicato che è la violenza sulle donne, sia psicologica che fisica, così è nato “Vertigine”.
Titolo: La vertigine che ho di te
Autore: Gina Laddaga
Editore: Self publishing
Genere: Contemporary romance
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 189
Prezzo: 12,48 (Ebook 1,99 o Gratis per gli abbonati KU)
TRAMA
Leda ha paura: dell’amore, del contatto fisico, di dare il proprio cuore a qualcun altro. È stata ferita, e per questo ha innalzato un muro invalicabile. Ha abbandonato gli studi e per mantenersi lavora come cameriera; non vuole più dipendere da nessuno. L’ultima volta che si è fidata di qualcuno il suo cuore si è spezzato, eppure continua a sopravvivere.
Sebastiano ha studiato infermieristica, ma nella vita ha deciso di aiutare le persone lavorando in ambulanza e insegnando difesa personale in una palestra. Quando Leda, trascinata dalla migliore amica, inizia a frequentare la lezione di prova del corso di Sebastiano, l’elettricità tra i due sarà palpabile, ma Leda avrà difficoltà a fidarsi. Seba, però, rimasto folgorato dalla fragilità di Leda, è risoluto ad avvicinarla, vuole conoscerla e vorrebbe salvarla, salvare il suo cuore.
La paura lascerà davvero posto all’amore? E l’amore aiuterà la nostra protagonista a combattere i fantasmi del suo passato? Una storia di dolore e riscatto, dove l’amore è l’unica via possibile per risollevarsi.
Il ragazzo davanti a me si accovacciò e mi porse una giacca per coprirmi. Indossava una maglietta a maniche corte bianca e un paio di pantaloni larghi arancioni con delle bande laterali grigioargento.
Adesso i suoi occhi erano all’altezza dei miei. Dovevano essere chiari, ma avevo gli occhi gonfi e non riuscivo a carpirne il colore. Accanto a lui si abbassò un uomo. L’unico dettaglio che ricordo di lui era la stempiatura.
Il ragazzo di fronte a me attese un mio cenno di assenso, mentre mi guardava. Poi porse nuovamente la sua mano: «Va tutto bene, ci sono io adesso.»
La mia vita cambiò quella notte.
I PROTAGONISTI
Leda è una ragazza di 27 anni che ha abbandonato l’università per fare due lavori. Prende questa decisione perché ha subìto violenza da parte del fidanzato e continuare a studiare le risulta difficoltoso, sopratutto perché ha taciuto queste violenze. Quando, accompagnata dalla migliore amica, inizia a frequentare un corso di difesa personale incontra Sebastiano e capisce che gli uomini possono essere gentili e premurosi, e non solo meschini e violenti.
Sebastiano è un infermiere di 30 anni che lavora come istruttore di difesa personale in palestra, oltre che fare il volontario in ambulanza. Vuole aiutare le persone, ma sopratutto le donne visto che sua madre, quando era incinta di lui, ha subìto violenza da parte dell’uomo con cui stava. Incontra Leda e capisce che vuole salvare il suo cuore, e farà di tutto per farlo.
Parcheggiai davanti alla palazzina dove viveva Leda. Quando spensi l’auto mi girai verso di lei. Leda sospirò e appoggiò il capo al sedile, guardandomi. I suoi occhi sembravano ricoperti da una patina liquida. Era bella, affascinante e dannatamente sexy. Chissà se sospettava ciò che mi scatenava dentro. Probabilmente no, perché non riuscivo a comprenderlo nemmeno io. Alzai la mano destra e raccolsi una ciocca ribelle dei suoi capelli, arrotolandola tra le dita. Fissavo la ciocca, ma intravedevo il suo petto fare su e giù.
«Andiamo in casa?», domandò in un sussurro come se la tensione all’interno dell’abitacolo non la percepisse. Il mio cervello registrava solo ciò: sarei imploso se non l’avessi baciata. Annuii e posizionando la ciocca dei capelli dietro il suo orecchio, tolsi la chiave dal quadro d’accensione. Scendendo dalla vettura feci un grosso respiro e seguii Leda verso il suo appartamento.
I LUOGHI
Ho ambientato il mio romanzo a Firenze perché è la mia città italiana preferita. Di solito scelgo il luogo mentre scrivo, ispirata dal momento.
«Ti sei innamorato?», chiese di punto in bianco Giovanni.
Continuai a guardare l’Adriatico dalla terrazza in piazza e, prima di rispondere, sospirai.
«Non so ancora se la amo, ma sento una forte empatia verso di lei. Vorrei starle accanto giorno e notte, ogni ora. Sto diventando matto.»
«Vuoi salvarla come ho fatto io con tua madre?»
Continuai a guardare il mare. «Forse.»
Mio padre non aggiunse altro e mi toccò la spalla.
Siamo giunte alla fine... avevate già letto questo contemporary romance? Vi incuriosisce leggerlo? A noi ispira davvero tanto questa storia!
Come sempre, se vi fa piacere, lasciateci la vostra opinione nei commenti.
Alla prossima settimana!
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