Un divano per tre con Gina Laddaga


Buon lunedì lettori del Salotto,
oggi a "Un divano per tre" siamo felici di ospitare un'autrice, ma anche una blogger appassionata di serie TV e di Kdrama. Una ragazza sempre solare e che seguiamo con molto piacere e interesse. Diamo il benvenuto a Gina Laddaga, a cui abbiamo rivolto qualche domanda.

Gina Laddaga


Ciao Gina, siamo davvero felici di ospitarti oggi a “Un divano per tre”. 
Ti va di raccontarci qualcosa di te?


In che modo ti sei approcciata al mondo della scrittura? 

Ho sempre amato scrivere fin da piccola, scrivevo e disegnavo ovunque. Quando ho deciso di
provare a creare qualcosa che assomigliasse a un romanzo è stato appena dopo aver
terminato le superiori. È nato così “Sognami”, un paranormal romance pubblicato con una
piccola CE indipendente che al momento non è più disponibile, ma è in lista per essere ripreso
in mano.


CE o self-publishing? Perché?

Sinceramente non so cosa scegliere. Con la CE hai qualche sicurezza in più, ovviamente
dipende dal tipo di politica che questa casa editrice attua; con il self hai molta libertà e molto
più lavoro da fare da sola, diciamo così. Io ho provato entrambi e ci sono sia pro che contro,
quindi non mi sento di demonizzare una piuttosto che l’altra.


Raccontaci una tua strana abitudine da scrittore.

Mia? Devo scrivere in assoluto silenzio, altrimenti mi deconcentro. È qualcosa degli ultimi anni,
perché quando scrivevo inizialmente avevo sempre musica in sottofondo.


Come scegli il titolo e la cover del tuo romanzo?

Il titolo, sembra strano, ma è la prima cosa che decido quando ho in testa la trama. La cover la
scelgo quando mi sento ispirata. Sono diplomata in grafica quindi nel self me ne occupo da
sola.

Quanto tempo impieghi normalmente a scrivere un romanzo?

Lavorando 7 ore al giorno devo farlo per lo più di sera. Diciamo che se mi metto
d’impegno scrivo un romanzo in 6 mesi circa, poi da self comincia tutto il resto: rilettura,
editing, rilettura, crisi, ecc...


Quanto sono importanti i social network nel mondo delle pubblicazioni?

Tantissimo. Sono una vetrina molto importante.


Descrivi che scrittrice sei con tre aggettivi.

Meticolosa, istintiva, appassionata.


Cosa hanno di te i tuoi personaggi? Ce n’è uno in cui ti riconosci di più?

Mi hanno detto che ogni mio personaggio ha una mia caratteristica. Riconosco la “Gina
adolescente” in Electra di “Perfetta ma non per lui”.


Il libro che avresti voluto scrivere e perché.

Avrei voluto scrivere “Twilight” di Stephenie Meyer. È stato il suo romanzo ad avermi spinta, in
realtà, a provare a coltivare la mia passione per la scrittura seriamente.


Un autore che è fonte di ispirazione per te.

Colleen Hoover.


Hai nuovi progetti in mente? Ti va di anticiparci qualcosa?

Ho in stesura un nuovo romanzo collegato a “La vertigine che ho di te” con differenti
protagonisti denominato per adesso “Brividi”, ho in mente un chick-lit sul mondo del calcio e
ho in cantiere un progetto natalizio, ma per adesso non posso aggiungere altro.


La nostra intervista finisce qui! Ti ringraziamo per aver partecipato e ti auguriamo buona fortuna per i tuoi progetti futuri.

Grazie mille a voi!


Gina Laddaga, classe 1987 della provincia di Pavia, divoratrice di serie tv e drama coreani; impiegata amministrativa per lavoro, blogger per passione, scrittrice per vocazione. Dal 2009 ha avuto svariate esperienze con case editrici indipendenti pubblicando un paranormal romance dal titolo "Sognami" e successivamente l'urban fantasy "Moonstone", ora non più disponibili. Negli ultimi anni è approdata al self publishing con i contemporary romance "Perfetta ma non per lui" e "La vertigine che ho di te".
Potete trovare i suoi libri su Amazon e seguirla su instagram tramite il suo account @itsginelle. Vi lasciamo anche i link della sua pagina facebook: Gina Laddaga autrice e del suo blog: http://itsginelle.altervista.org/.


L'appuntamento con l'autrice non si è ancora concluso, vi aspettiamo venerdì con l'approfondimento del suo romanzo "La vertigine che ho di te". Stay tuned!


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