Buon mercoledì lettori,
continuiamo a parlare dell’autrice della settimana: Anna Zarlenga. Fede ha letto Spiacente, non sei il mio tipo e oggi nello spazio de Il caffè del mercoledì, vi racconta cosa ne pensa, in attesa di scoprire qualche curiosità in più da parte dell’autrice, nel nostro post del venerdì.
Sara e Teo vi stanno aspettando!
Sara e Teo vi stanno aspettando!
Autore: Anna Zarlenga
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Contemporary romance
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 284
Prezzo: 8,50 (Ebook 0,99)
TRAMA
Sara e Teo non potrebbero essere più diversi. Lei lavora come ricercatrice all'università, lui è un figlio di papà che presto o tardi erediterà una casa di produzione televisiva. Lei è bassina, ha forme morbide ed è poco appariscente, lui è il classico playboy sbruffone. In sostanza non hanno nulla in comune se non, a quanto pare, un'indiscussa antipatia per i matrimoni. Ed è proprio a una cerimonia di nozze che si conoscono e hanno modo di trovarsi insopportabili a vicenda. La reciproca e dichiarata incompatibilità non impedisce loro di dare inizio a un battibecco che li porta, un po' per sfida, un po' per gioco, a oltrepassare il limite... Ma nessuno dei due dà peso alla cosa: sono perfettamente consapevoli di non piacersi e che non si incontreranno mai più. I piani del destino sono però ben altri. Dopo una vita passata a dissipare soldi senza realizzare granché, Teo è costretto dal padre a riprendere a frequentare l'università: in caso contrario potrà dire addio al suo lavoro nell'azienda di famiglia. E il caso vuole che una delle sue docenti sia proprio l'insopportabile ragazza conosciuta mesi prima a un matrimonio...
Recensione
Spiacente, non sei il mio tipo è stato la mia prima esperienza con la scrittura di Anna Zarlenga e, attirata dalla copertina e dai tanti pareri positivi ho deciso di buttarmi anche io su questa lettura e non vi nascondo che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Sara è una ricercatrice universitaria, non è proprio quella che si dice una bellezza stratosferica: è bassina, formosa e indossa sempre degli abiti che non valorizzano per niente le sue curve, ma lei non si cura tanto del suo aspetto fisico, è più concentrata sulla sua carriera e sull’intellettuale professor Costa con cui lavora da cinque anni, anche se lui sembra solo sfruttarla per scrivere i propri articoli.
Sara è una ricercatrice universitaria, non è proprio quella che si dice una bellezza stratosferica: è bassina, formosa e indossa sempre degli abiti che non valorizzano per niente le sue curve, ma lei non si cura tanto del suo aspetto fisico, è più concentrata sulla sua carriera e sull’intellettuale professor Costa con cui lavora da cinque anni, anche se lui sembra solo sfruttarla per scrivere i propri articoli.
La mia belligeranza raggiunge i livelli di guardia mentre lui mi scruta quasi stesse per scrivere una recensione su di me. Dal suo sguardo comprendo che mi darebbe una sola stellina. Come se lui fosse bello!
Teo è uno scansafatiche certificato, futuro erede di una casa di produzione televisiva ne approfitta per bighellonare tutto il giorno e non portare a termine niente nella sua vita. Classico playboy vanitoso, gli piace vantarsi di se stesso e delle sue conquiste con donne sexy e bellissime.
Lei è tranquilla. Non trema per l’attesa, non mi guarda con desiderio, non mi ammira né mi lusinga. Se ne sta lì, sul suo angolo di panchina, rassegnata e tollerante. Sta tollerando la mia presenza, per la miseria! Lei, che dovrebbe portare un ex voto alla Madonna del Carmine solo per avere l’onore di condividere la mia aria!
E non è possibile. Nessuna resiste al mio fascino.
Nessuna.
Dopo il bacio continuano a odiarsi, anzi sono contenti di non rivedersi mai più.
«La tua lingua non è diversa da quella delle altre. Forse è solo più biforcuta, ma non è un pregio».
Il destino (o meglio il padre di Teo) si mette in mezzo, e costringe Teo a tornare all’università e combinare qualcosa nella vita. Chi terrà le lezioni di Semiotica del suo corso? Sara, ovviamente! E qui signori e signore ne vedremo delle belle. Teo non ha intenzione di studiare e Sara non ha intenzione di fargliela passare liscia e cedere ai suoi ricatti. Come andrà a finire?
«Esci con me», mormoro, quasi senza accorgermene. Ho preparato un discorso convincente e poi i miei piani vanno in malora per una sola frase che è uscita spontanea dalla bocca.
«Tu sei bipolare», è la sua risposta.
Spiacente, non sei il mio tipo è una storia frizzante e divertente, condita dallo stile ironico di Anna Zarlenga che ho molto apprezzato. I protagonisti sono reali, forse un po’ esagerati ma non in senso negativo, entrambi sono testardi e poco inclini a cambiare il loro modo di pensare, anche se durante la lettura ho colto in loro una crescita. Insieme sono una strana coppia, all’inizio sarebbe stato impossibile pensarli insieme, invece vi accorgerete che Sara e Teo rimarranno sempre degli opposti che si sono respinti con facilità e alla fine attratti superando alcune prove su loro sentiero.
Ve lo consiglio se amate i libri allegri, ironici, in cui i protagonisti si danno del filo da torcere dall’inizio alla fine. Un romanzo che ci fa capire di non giudicare mai un libro dalla copertina, ma di fermarsi a scoprire l’interno perché potrebbe sorprenderci.
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Ve lo consiglio se amate i libri allegri, ironici, in cui i protagonisti si danno del filo da torcere dall’inizio alla fine. Un romanzo che ci fa capire di non giudicare mai un libro dalla copertina, ma di fermarsi a scoprire l’interno perché potrebbe sorprenderci.
Voto: 4
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