Buongiorno lettori del blog,
Oggi vi presentiamo una nuova lettura, “La debuttante dell’Essex” di Romina Angelici, edito dalla Literary Romance. Si tratta di un historical romance ambientato in epoca Regency e Chiara vi dice cosa ne pensa. Seguitela nella sua recensione.
Oggi vi presentiamo una nuova lettura, “La debuttante dell’Essex” di Romina Angelici, edito dalla Literary Romance. Si tratta di un historical romance ambientato in epoca Regency e Chiara vi dice cosa ne pensa. Seguitela nella sua recensione.
Autore: Romina Angelici
Editore: PubMe
Collana: Literary romance
Genere: Historical romance
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 196
Prezzo: 8,49 (Ebook 2,99 o Gratis con KU)
TRAMA
Miss Gray è nata e cresciuta nell’Essex dove adora scorrazzare all’aria aperta con i suoi amati cavalli. Così come i passatempi, anche i suoi modi sono molto simili a quelli di un ragazzo tant’è che preferisce essere chiamata Alex, piuttosto che Alexandra. Quale rimedio migliore se non quello di portarla in città per la stagione, facendola debuttare, per frenarne l’indomito carattere? Ma Alex non perde la sua franchezza né il vizio di travestirsi da maschio per gironzolare indisturbata tra le strade di Londra: cosa che attirerà su di lei le attenzioni di un annoiato Lord Clerke...
Recensione
Il romanzo è ambientato in epoca Regency nella campagna dell’Essex. La protagonista, Alexandra, è una ragazza che ama stare all’aria aperta e fare lunghe cavalcate con i suoi cavalli Tabacco e Venere in compagnia del fratello Andrew.
Tutti in casa la chiamano Alex, per i suoi modi poco femminili e per il fatto di trascorrere più tempo nelle scuderie che a comportarsi come una signorina per bene.
Preoccupata per la situazione, la madre, Lady Violet, convince il marito sir John a trasferirsi a Londra per fare debuttare in società Alexandra, convinta che il cambiamento non possa che giovarle. Qui conoscerà un ricco gentiluomo, Lord Clerke, che sembra essere attratto dai modi schietti e ingenui della ragazza, tanto da far pensare a Lady Violet a un possibile matrimonio tra i due...
Tutti in casa la chiamano Alex, per i suoi modi poco femminili e per il fatto di trascorrere più tempo nelle scuderie che a comportarsi come una signorina per bene.
Preoccupata per la situazione, la madre, Lady Violet, convince il marito sir John a trasferirsi a Londra per fare debuttare in società Alexandra, convinta che il cambiamento non possa che giovarle. Qui conoscerà un ricco gentiluomo, Lord Clerke, che sembra essere attratto dai modi schietti e ingenui della ragazza, tanto da far pensare a Lady Violet a un possibile matrimonio tra i due...
«Nessuno dei due genitori aveva fatto i conti con la natura selvaggia e indomita di Alexandra, la secondogenita, che non si era limitata a “scorrazzare all’aria aperta” (come nelle ingenue intenzioni originarie della madre), ma aveva trasformato il parco, il bosco, le colline attorno alla tenuta del padre, nel teatro delle sue avventure, vere e immaginarie, sciogliendo le briglie del suo cavallo e della sua fantasia. Andrew, di soli due anni più grande di lei, era il suo modello ideale, il suo compagno e amico insostituibile, che le aveva insegnato non solo a cavalcare, a pescare, a cacciare, a fare la lotta, ma anche i trucchi per riuscire in tutte queste attività decisamente poco femminili.»
Romina Angelici costruisce un romanzo scorrevole e lineare, pur non mancando di riservare qualche sorpresa al lettore.
Il linguaggio è semplice ma curato, raffinato nella costruzione del periodo.
I personaggi sono ben delineati e ricordano, per certi versi, i personaggi dei romanzi di Jane Austen. Alex conquista per i suoi modi anticonvenzionali e per la sua schiettezza che dimostra soprattutto nei riguardi di Lord Clerke, affascinante e misterioso gentiluomo, ambito scapolo.
Il linguaggio è semplice ma curato, raffinato nella costruzione del periodo.
I personaggi sono ben delineati e ricordano, per certi versi, i personaggi dei romanzi di Jane Austen. Alex conquista per i suoi modi anticonvenzionali e per la sua schiettezza che dimostra soprattutto nei riguardi di Lord Clerke, affascinante e misterioso gentiluomo, ambito scapolo.
La prima a rompere il silenzio scrollandosi l'imbarazzo, fu lei: «A proposito, Lord Clerke, vi cercavo» disse, ricomponendosi; «dovrei chiedervi un paio di favori.»
«In che cosa posso servirvi, Miss Gray?»
«Ecco, innanzitutto, potete andarmi a prendere del tè perché mi sto strozzando? O forse dovrei dire che avrei bisogno di bere qualcosa, ma non ho tempo per le buone maniere perché c’è un pezzo di pane che si è incastrato nella mia gola e non vuole saperne di andare né su né giù; poi al vostro ritorno vi dirò la seconda cosa.»
Il personaggio più divertente e “austeniano” (soprattutto nella sua ostinazione nel cercare di far maritare la figlia e nei suoi memorabili scambi di battute con l’accondiscendente sir John) è rappresentato da Lady Violet, a mio avviso quello più riuscito e meglio tratteggiato dall’autrice nel corso del romanzo.
«Le cose vanno fatte per bene o non vanno fatte per niente» lo azzittì Lady Violet in risposta allo sguardo perplesso di lui nel vedere moglie e figlia rientrare con un seguito di pacchi e pacchettini, cappelliere e scatole di tutte le forme depositate nell’ingresso.
«Credo di sì, cara.»
«Non possiamo farci additare da tutti come due campagnole.»
«Credo di no, cara.»
«Credo, credo. Non sai dire altro! Se fossi in te comincerei a darmi da fare.»
«Ma, cara, mi pare che tu stia facendo già abbastanza!»
Dal mio punto di vista questo romanzo rappresenta una lettura semplice e piacevole, consigliata agli amanti del genere e in particolare della scrittura di Jane Austen.
Un buon esempio di letteratura d’evasione, senza troppe pretese ma in grado di far trascorrere al lettore qualche ora di spensieratezza.
Inoltre il pubblico femminile non potrà non essere conquistato dalla graziosa impaginazione e dalla copertina del libro.
Un buon esempio di letteratura d’evasione, senza troppe pretese ma in grado di far trascorrere al lettore qualche ora di spensieratezza.
Inoltre il pubblico femminile non potrà non essere conquistato dalla graziosa impaginazione e dalla copertina del libro.
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