Tea, cookies &... Non smettere di cercarmi


Buon venerdì,
benvenuti in un nuovo appuntamento con Tea, Cookies &… Lunedì abbiamo intervistato Giulia Rizzi e oggi vi parliamo della sua nuova pubblicazione: Non smettere di cercarmi. Volete conoscere Nina e Jake? Continuate a leggere!

IL ROMANZO - A tu per tu con Giulia Rizzi

Volevo prendere le distanze dai chick-lit della dilogia “Innamorarsi a Verona”, così ho cercato di creare una storia romantica, ma vera, che fosse intensa e in grado di emozionare.

Titolo: Non smettere di cercarmi
Autore: Giulia Rizzi
Editore: Self publishing
Genere: Contemporary romance
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 521
Prezzo: Ebook 0,99 o Gratis con KU

TRAMA
Nina ha diciassette anni quando incontra il piccolo Jake, un ragazzino timido e impacciato, cresciuto senza amici, all'ombra di un padre autoritario. Lei invece si sente già grande, col sangue latino che le brucia nelle vene, la voglia di scappare da una città che le va stretta e la storia d'amore con Angel, appassionata e logorante come solo il primo amore può essere.
Nonostante l'età e le mille differenze a dividerli, tra Nina e Jake nasce un'amicizia tanto improbabile quanto sincera, che profuma ancora di un'infanzia alla quale sono stati strappati troppo presto.
Le circostanze della vita arrivano a separarli, ma solo per farli incontrare di nuovo, sei anni dopo.
Jake è tornato in città, a Grangeville, ed è cresciuto. Del bambino introverso di un tempo sono rimasti solo i grandi occhi blu, pronti a illuminarsi di gioia non appena riconoscono l'amica. Anche Nina è cambiata, ha provato sulla propria pelle quanto possano costare gli errori, e ora è decisa a concentrarsi sulla sua carriera di giornalista, senza alcuna interferenza, nemmeno se la distrazione maggiore è anche l'unica cosa che la trattiene a Grangeville.

Lasciatevi avvolgere dalle atmosfere del South Texas.
Nina e Jake vi aspettano a Grangeville per raccontarvi la loro storia.




I PROTAGONISTI


La protagonista femminile è Nina, un’adolescente di origini messicane, che si trova presto a fare i conti con le difficoltà della vita.

Jake invece è un ragazzino solo e introverso, figlio di un marine dal carattere autoritario.

La situazione tra i due ragazzi cambierà inevitabilmente quando si ritroveranno sei anni dopo. Tra i protagonisti principali ci sono Angel, il primo amore di Nina, membro di una gang latina chiamata Tangos, le tre amiche inseparabili Cierra, Victoria e Amy, e infine Logan il fratello di Victoria nonché poliziotto.


Logan aprì bocca per replicare, senza dubbio a tono, ma il suo sguardo fu catturato da qualcosa alle mie spalle, proprio nel momento in cui una voce un po' impacciata mi sorprese.
«Ehm... scusa...» balbettò.
Mi voltai trovandomi davanti un ragazzo piuttosto alto, con addosso la felpa dei Leopards.
«Sì?»
«Nina?» fece lui mentre il suo tono riacquistava sicurezza.
«Ci conosciamo?» domandai confusa.
«Nina, accidenti! Sono io!» esclamò allora con gli occhi che gli brillavano di felicità.
Come diavolo facevo a non ricordarmi di una persona che sembrava così felice di vedermi?
A meno che non si trattasse di uno scherzo.
Lanciai un'occhiata verso quelli che immaginai essere i suoi amici, il resto della squadra a giudicare dai colori che indossavano, ma nessuno di loro ci stava guardando. Mi voltai verso Logan, che osservava il nuovo arrivato con le braccia incrociate sul petto e l'aria vagamente seccata.
«Mi dispiace, credo ci sia un errore.» balbettai tornando al ragazzo che mi sorrideva.
Per tutta risposta lui mi afferrò la mano destra tirandola verso di sé mentre mi sventolava la sua sotto il naso. D'istinto arretrai di un passo, mettendo a fuoco il disegno sull'indice fermo a un soffio dal mio viso: un piccolo teschio stilizzato.
«Santo cielo, non posso crederci.» esclamai stringendo le dita attorno alla mano che ricordavo piccola e appiccicosa di caramelle «Jake!»
Fu come se, all'improvviso, avessi potuto riconoscere ogni insignificante particolare che mi era sfuggito: il colore dei suoi occhi, un blu tanto profondo da ricordare il mare più profondo di Cancun, la pelle chiara segnata dalla piccola cicatrice al centro della fronte, il naso dritto e il sorriso che sembrava partire dal cuore per arrivare a illuminargli lo sguardo.



I LUOGHI


In questo caso il luogo è fondamentale, si tratta di una città del South Texas, al confine con il Messico, che vive la delicata situazione dell’immigrazione clandestina. È il luogo perfetto in cui ambientare la storia di Nina inoltre ho amato immaginarne i profumi e i sapori.

Girai pagina mentre Chris Martin intonava “I drew a line for you...”, quando la musica sparì all'improvviso e io ripiombai nel silenzio religioso della Fayette Library. D'istinto mi guardai intorno, controllando che tutto fosse okay: i ragazzi dietro allo scaffale avevano ridotto a un sussurro le loro voci e i cardellini cinguettavano sfacciatamente su un ramo, proprio davanti alla finestra. Portai la mano all'auricolare che penzolava lungo la mia spalla e quasi saltai sulla sedia quando incontrai due dita estranee a reggerlo.
«Che diavolo.» sbottai voltandomi e facendo stridere le gambe della sedia contro il pavimento.
Isaiah tossicchiò dalla sua scrivania all'entrata: un avvertimento poco velato a mantenere un comportamento consono alla biblioteca.
«Ecco chi ha rubato il mio posto.» mi bisbigliò all'orecchio una voce familiare.
«È sempre stato il mio posto, al massimo puoi considerarlo un prestito.» replicai, indicando a Jake la postazione libera di fronte a me, dall'altra parte del tavolo.
Lui scosse la testa, afferrò la sedia e la piazzò poco distante da dove mi ero sistemata.
«Preferisco la vista sulla Jefferson.» sorrise in una smorfia irriverente.
«Capisco.» replicai imitando la sua espressione «Come sta Shelley?»
«Come sta Angel?» ribatté senza esitazione.
Spalancai la bocca e aggrottai la fronte, indecisa se sentirmi più oltraggiata o incredula, mentre lui si portava le mani al viso soffocando una risata. Mi voltai verso Isaiah per indirizzargli un'occhiataccia, ma era troppo concentrato sulla lista dei nuovi iscritti per prestarmi attenzione.
«A quanto pare non ci si può più fidare nemmeno dei bibliotecari.» constatai truce «Comunque arrivi in ritardo di almeno sei anni, ora esce con un'altra.»
«Con Cierra, vero?»
«Santo cielo, Collins. Chi ti fornisce queste informazioni, l'FBI?»  scherzai mentre una piccola parte di me si chiedeva se suo padre avesse realmente accesso ai dati personali altrui.
«Li ho visti la settimana scorsa fuori da Dominos', la stava riaccompagnando a casa.» spiegò «All'epoca sostenevi di non avere un ragazzo.»
«Non erano affari tuoi.» risposi semplicemente reggendo il suo sguardo curioso «Non che ora lo siano, giusto per essere chiari.»           
«Andiamo, io mi confidavo con te.» incrociò le braccia sul petto inclinando leggermente la testa, come per studiarmi meglio «Ora, comunque, scommetterei sul fratello di Vicky o sbaglio? Non guardarmi in quel modo, sono cose che sanno tutti a Grangeville.»
Sollevai gli occhi al cielo, pronta a infilare di nuovo l'auricolare e porre fine a quella conversazione prima che prendesse una brutta piega...

Eccoci alla fine di questo episodio. Cosa sapete di questo romanzo? Conoscevate già l'autrice? Scrivetecelo nei commenti o sul nostro profilo Instagram @ilsalottodimaryefede in cui siamo sempre attive.

Appuntamento a lunedì!




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