Buongiorno lettori,
oggi partecipiamo al Review Party di Al di là della nebbia, nuova e attesa uscita della collana editoriale Segreti in giallo Edizioni degli autori Francesco Cheynet e Lucio Schina. Sara ha letto il romanzo ed è felice di parlarvene! Se volete sapere di più, seguitela nella sua recensione.
Autore: Francesco Cheynet e Lucio Schina
Editore: PubMe
Collana: Segreti in giallo Edizioni
Collana: Segreti in giallo Edizioni
Genere: Horror/Noir
Finale: Autoconclusivo
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 200
Prezzo: 10,99 (Ebook 1,50 o Gratis con KU)
TRAMA
La terrificante esperienza del giovane avvocato Edward Jenkins ha inizio in una fredda e nebbiosa sera di novembre del 1885, sulla banchina della stazione ferroviaria di Skegness. Nella tasca interna del cappotto conserva una misteriosa lettera ricevuta qualche giorno prima, in cui gli viene prospettata la possibilità di chiudere il più importante affare della sua vita. Sono troppi però gli interrogativi ai quali l’avvocato deve dare una risposta: perché l’autore non ha firmato la lettera? Dove si trova Fault City, la sconosciuta cittadina nella quale viene invitato a trascorrere il fine settimana? E chi sono gli unici altri due passeggeri che incontrerà sul treno?
Nella cupa atmosfera autunnale dell’Inghilterra Vittoriana, un treno notturno sarà teatro di una serie di eventi apparentemente inspiegabili, dove lo stesso filo sottile che divide il razionale dal fantastico unirà il destino di tre individui, accomunati dal desiderio di ricchezza e da un terribile segreto nascosto nei meandri delle loro coscienze.
Nella cupa atmosfera autunnale dell’Inghilterra Vittoriana, un treno notturno sarà teatro di una serie di eventi apparentemente inspiegabili, dove lo stesso filo sottile che divide il razionale dal fantastico unirà il destino di tre individui, accomunati dal desiderio di ricchezza e da un terribile segreto nascosto nei meandri delle loro coscienze.
Recensione
Oggi ho l’onore di parlarvi del nuovo romanzo della CE Segreti in giallo Edizioni e posso affermare di essere stata completamente avvolta dal clima di tensione, indagini e misteri provando quel brivido dietro la schiena; per tutta la durata del libro non sono riuscita a fermarmi per trovare la risposta in questa misteriosa storia. La vicenda è ambientata nel periodo vittoriano e nell’amata Inghilterra, in compagnia dell’avvocato Edward Jenkins coinvolto in un viaggio in treno abbastanza insolito e del tutto soprannaturale.
Da quella distanza riconosceva se stesso, avvolto da un'aura sinistra che gli procurò una vampa di terrore. Vedeva in lui l’emanazione del male, una figura con il viso segnato da profonde cicatrici e da occhi iniettati e neri come la pece.
Un viaggio insolito in direzione di Fault City, una cittadina sconosciuta che avrà molto impatto nella sua vita, soprattutto quando incontrerà diverse persone che gli renderanno l’esperienza abbastanza terrificante. Ci saranno avvenimenti pieni di colpi di scena, situazioni che mai si penserebbe di trovarsi a vivere. Ci saranno domande che si accavalleranno una dopo l’altra e, quando si arriva alla conclusione, ecco che capisci che la risposta era sotto il tuo naso!
La mente lottava per far riemergere ricordi che erano scivolati via. Sapeva che qualcosa di terribile era accaduto in passato ma, il tentativo di ricordare, trovava nel subconscio una forza contraria potente al punto da impedire il riaffiorare della consapevolezza.
«Un nuovo caso di suicidio, anticipato dalla proposta di un incarico di prim'ordine a Fault City?» domandò con un misto di ironia e stupore. «Proprio così.» «Abbiamo verificato che Fault City non esiste?» domandò ancora in forma retorica. «Non esiste.» gli fece eco l’amico «Il problema è il tempo che dovremmo dedicare a questi casi. Occorrerebbe effettuare delle perizie calligrafiche, un’indagine sulla provenienza della lettera e dei soldi che erano all’interno, interrogare amici e conoscenti delle vittime. Un lavoro immenso, che spero tu possa, diciamo così, semplificare. Di fatto i due suicidi precedenti non sembrano un depistaggio e, lettere a parte, nulla farebbe pensare a qualcosa di più grande.»
Un romanzo giallo che mi ha completamente trasportata e ha saputo rendermi partecipe delle indagini.
I due autori hanno usato uno stile avvincente, scorrevole e soprattutto il linguaggio vittoriano che dà spazio anche al modo di pensare di quei tempi, come per esempio le caratteristiche su come si indagava, quali piste e metodi si seguivano per concludere un grande caso in pochi giorni e scoprire qualcosa del passato: questo, senza dubbio, è stato il punto vincente per questo libro.
I due autori hanno usato uno stile avvincente, scorrevole e soprattutto il linguaggio vittoriano che dà spazio anche al modo di pensare di quei tempi, come per esempio le caratteristiche su come si indagava, quali piste e metodi si seguivano per concludere un grande caso in pochi giorni e scoprire qualcosa del passato: questo, senza dubbio, è stato il punto vincente per questo libro.
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