Buongiorno lettori,
bentornati in una nuova puntata di Un divano per tre. Oggi nel nostro salotto siamo felici di ospitare un'autrice che fa parte del panorama self italiano e che ha da poco pubblicato il suo ultimo romanzo: The Outbreak. Lei è Francesca C. Cominelli e in quest'intervista cercheremo di conoscerla meglio. Non ci resta che darle il benvenuto e cominciare subito!
Francesca C. Cominelli
Ciao Francesca, siamo davvero felici di ospitarti oggi a “Un divano per tre”.
Ti va di raccontarci qualcosa di te?
Ti va di raccontarci qualcosa di te?
Hai sempre pubblicato in self: quali sono i motivi di tale scelta? Passeresti mai a una CE?
Ho avuto delle esperienze poco piacevoli con delle piccole case editrici, non mi è piaciuto ciò che ho visto e fortunatamente sono riuscita a scappare prima di firmare il contratto. Mi piacerebbe firmare con una grande casa editrice, finire in libreria sarebbe un sogno che diventa realtà.
Hai esordito con la Destiny Trilogy: come hanno fatto un cowboy texano e una cinica ragazza newyorkese a superare i pregiudizi che avevano sull’altro?
Non è stato semplice, affatto. I battibecchi non sono mancati, i pregiudizi sembravano invalicabili, ma grazie alla loro passione in comune, i cavalli, sono riusciti a conoscersi meglio e superare piano piano quegli ostacoli che si sono messi tra di loro.
Avevi già in mente di scrivere uno spin-off su Britney e Cole quando hai cominciato la trilogia?
All’epoca no, però più scrivevo di Cole più volevo saperne. Mi ha sempre affascinato come personaggio, glaciale, misterioso, e così ho voluto dargli più spazio scrivendo un romanzo tutto incentrato su lui e Brit. Mi ha sempre intrigato la loro storia.
Dipende dal romanzo. La trilogia in meno di un anno ma non lavoravo. Proibito più di un anno. Amlach, il fantasy che ancora ho nel cassetto quasi un anno. Mentre The Outbreak quattro mesi. La storia di Nathe e Fanny mi ha travolta al punto che non potevo più smettere di scrivere e il libro si è praticamente scritto da solo.
Quanto tempo impieghi normalmente a scrivere un romanzo?
Dipende dal romanzo. La trilogia in meno di un anno ma non lavoravo. Proibito più di un anno. Amlach, il fantasy che ancora ho nel cassetto quasi un anno. Mentre The Outbreak quattro mesi. La storia di Nathe e Fanny mi ha travolta al punto che non potevo più smettere di scrivere e il libro si è praticamente scritto da solo.
Parlando di The Room: com’è stato scrivere a quattro mani? Ci racconteresti quest’esperienza?
È stata un’esperienza interessante. Con Alexandra ho sempre avuto un bel feeling e scrivere con lei è stato davvero bello. Abbiamo sempre avuto le idee molto chiare e non ci sono state discussioni su chi doveva scrivere cosa e come. È un’esperienza che rifarei volentieri.
Quali sono, secondo te, gli ingredienti per una storia ben riuscita?
Sicuramente una struttura solida, una trama sensata e non scontata, e la caratterizzazione dei personaggi impeccabile. I personaggi devono avere un senso per poter essere apprezzati dai lettori, non devono essere insulsi, altrimenti non fanno breccia in chi legge.
Come scegli il titolo e la cover del tuo romanzo?
I titoli me lo dicono i libri stessi, stessa cosa le cover. Sono i romanzi a parlarmi e dirmi come muovermi.
Cosa puoi raccontarci in anteprima di The Outbreak?
È un romanzo diverso dai miei soliti. Molto più leggero, molto più comico (lo spero ahahah), non ci saranno drammi perché avevo bisogno io stessa di non vederli. È una commedia romantica, quindi spero tanto possa strappare un sorriso ai miei lettori.
La nostra intervista finisce qui! Ti ringraziamo per aver partecipato e ti auguriamo buona fortuna per i tuoi progetti futuri, insieme a un grande in bocca al lupo per il tuo nuovo romanzo!
Le sue più grandi passioni sono sempre state l’equitazione e la lettura.
È cresciuta con i libri, sono sempre stati una via di fuga, un momento in cui si poteva estraniare dalla realtà e vivere in un mondo diverso; d'altro canto, scrivere le ha permesso di liberare la mente e sfogarsi, mettere nero su bianco i suoi pensieri e creare un mondo tutto suo. È grazie ai suoi sogni e alla sua determinazione se è arrivata fin qui.
Dopo Proibito, Francesca ritorna in piazza con un romanzo diverso rispetto al solito. The Outbreak è una commedia romantica, con cui l’autrice vuole portare un po’ di frizzantezza e comicità e, perché no, anche un po’ di spensieratezza per i suoi lettori.
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L'appuntamento con l’autrice non si è ancora concluso, vi aspettiamo venerdì con l’approfondimento del suo romanzo “The Outbreak”. Stay tuned!
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