[Un tè con le sorelle Brontë] Piccoli miracoli a Casa Glicine di Lisa Bresciani


Buongiorno lettori del blog,
buon giovedì a tutti! Nella rubrica di oggi Un tè con le sorelle Brontë abbiamo inserito una nuova lettura, Piccoli miracoli a Casa Glicine di Lisa Bresciani edito dalla collana Io me lo leggo. Chiara vi dice cosa ne pensa. Seguitela nella sua recensione.

Titolo: Piccoli miracoli a Casa Glicine
Autore: Lisa Bresciani
Editore: PubMe
Collana: Io me lo leggo
Genere: Historical romance
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 86
Prezzo: 12,50 (Ebook 1,99)

TRAMA
1920. Nel verde e magico Yorkshire in un piccolo cottage, Casa Glicine, vivono due sorelle: Lilyrose, la maggiore, e la piccola Winter. Aspettano il ritorno a casa di Pà Bo, marinaio e ormai lontano da alcuni mesi. Tra una passeggiata in aperta campagna e un dolce, crescono e affrontano la vita con piccoli gesti d’amore: un dono inaspettato, un sorriso o una tazza di tè caldo. Una storia dai toni dolci e fiabeschi che alterna momenti malinconici e riflessivi con la sicurezza che a tutto vi è un rimedio quando si ha l’ingrediente più importante a portata di mano: un pizzico di amore. E’ un romanzo breve destinato ai bambini, ma anche a tutti coloro che vogliono vivere una favola d’altri tempi e un’avventura che profuma di torte, fiori selvatici e tè aromatizzati.

Recensione

Lilyrose e Winter sono due sorelle che vivono nella verde campagna inglese dello Yorkshire. Abitano all’interno di un grazioso cottage che prende il nome di Casa Glicine perché circondato da una bellissima fioritura della pianta del glicine. Lilyrose è la sorella maggiore, Winter è la più piccolina; la madre è morta dopo aver dato alla luce la piccola Winter e il padre, Pà Bo, è partito per un lungo viaggio in mare e non si sa se farà mai ritorno a casa. 
Per Lilyrose la sveglia suonava molto presto… solitamente all’alba e, anche quella mattina, fu così. D’altronde c’erano sempre molte cose da fare in un cottage in aperta campagna. Proprio lì, nello Yorkshire più verde e romantico, in un luogo che profumava ancora di tè speziato e marmellate, si trovava Casa Glicine, un’abitazione in pietra, dal soffitto basso e il camino sempre fumante.
Le due sorelle trascorrono le loro giornate nella semplicità, prendendosi cura una dell’altra e degli animali che possiedono. Ogni avvenimento per loro è speciale e riescono a trasformare la quotidianità in qualcosa di magico e unico. Nel loro mondo fatto di piccole grandi cose, il tempo è ancora scandito dal ritmo delle stagioni, ognuna delle quali porta con sé nuove e promettenti avventure. Alla primavera e agli alberi in fiore, segue l’estate, che porta con sé i suoi colori e le lucciole. Seguono l’autunno con le sue foglie ingiallite e l’inverno con le tempeste di neve e l’atmosfera magica del Natale. 
Ma quando raggiunsero l’apice della collina, i loro sguardi si posarono sul sole. Aveva un colore così arancione da sembrare un’albicocca e Arlene, in particolare smise di parlare lasciando spazio ad una velata tristezza. In quel preciso istante, le due sorelle sentirono il loro cuore stringersi e si domandarono se avessero fatto bene. Una leggera brezza si diffuse… melodiosa come un’antica ballata.
Il libro è suddiviso in quattro parti: Primavera, Estate, Autunno e Inverno. Ogni stagione è caratterizzata da piccole azioni dense di significato che le due sorelle si trovano a compiere: aiutare la vicina a salire sulla collina per vedere ancora una volta l’alba, organizzare un picnic in giardino invitando le persone meno fortunate, partecipare ai preparativi per la fiera del paese, salvare un cucciolo di cerbiatto o preparare gustosi biscotti natalizi da portare ai più poveri e ai più bisognosi. Tutto viene raccontato con molta delicatezza, prestando particolare attenzione ai sentimenti che ispirano a Lilyrose e Winter il susseguirsi delle stagioni con i loro paesaggi e la bellezza della natura che fa da sfondo ai piccoli gesti quotidiani, i piccoli miracoli, che accompagnano le due sorelle. L’atmosfera è fiabesca e quasi fatata, leggera come una brezza autunnale e profumata come i fiori di campo. Predominano i sentimenti di gratitudine, di stupore e di meraviglia ma non mancano momenti più bui che portano la malinconia e la tristezza come il pensiero della lontananza di Pà Bo o l’affacciarsi dell’ombra della guerra che vede arruolato il giovane Ian. 
Tra i girasoli che orgogliosi si ergevano alti dal terreno, i due giovani presero a rincorrersi dimenticandosi per un attimo del picnic e dei partecipanti. Ciò che più avvertì in quel momento la ragazza, era la sensazione di totale libertà che il venticello le donava sfiorandole le gote. La malinconia accumulata per mesi per la lontananza di Pà Bo, sembrava essersi dissolta come rugiada al sole.
Ho trovato il libro molto carino e la lettura una gioia per il cuore e per l’anima. Il racconto è accompagnato da bellissime illustrazioni di fiori, paesaggi e piccoli manicaretti. Alla fine della storia troviamo un’appendice sul significato dei fiori citati nel libro e delle facili ricette da cucinare, oltre a una riflessione personale dell’autrice sul valore delle piccole cose e sulla bellezza della vita. Lo consiglio per trascorrere un’ora piacevole in compagnia di Lilyrose, Winter e dei loro piccoli miracoli.


Voto: 4


[Copia Arc digitale ricevuta dall'editore]

Nessun commento