La bellezza nella devastazione di Charmaine Pauls


Buongiorno lettori del Salotto,
Oggi Il caffè del mercoledì si tinge di rosso e vi tiene compagnia con un romanzo dai toni dark e piccanti, che faranno aumentare di diversi gradi la vostra temperatura: Mary ha letto La bellezza nella devastazione, il nuovo romanzo di Charmaine Pauls, edito Grey Eagle Publications e non vede l’ora di parlarvene!

Titolo: La bellezza nella devastazione
Autore: Charmaine Pauls
Serie: Il magnate dei diamanti #1
Editore: Grey Eagle Publications
Genere: Dark romance
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 504
Prezzo: 13,66 (Ebook 9,99)

TRAMA
Sei anni fa, Harold Dalton mi ha incastrato per furto e mi ha mandato in prigione per rubare la mia scoperta di diamanti. Ha dato sua figlia a Jack Clarke in cambio dei diritti di scavo. Oggi, cammino libero, e ho sete di vendetta. Sei anni di crudeltà trasformano gli uomini in bestie. Riprenderò ciò che mi ha rubato e altro ancora. Non sono interessato alle sue proprietà o alle azioni. Non voglio i suoi spiccioli. Voglio il suo bene più grande. La bellissima, mentalmente instabile, Angelina Dalton-Clarke.
Vale miliardi, ed è la vedova più ricca del Paese e anche la più pazza. Le sue tendenze autolesioniste avevano portato Jack a farla dichiarare incapace di intendere, prima di puntarsi una pistola alla testa e farsi saltare in aria le cervella. A Lina non è permesso toccare un centesimo delle sue ricchezze. Il padre gestisce le sue finanze. Lui ha tutti i poteri di firma. Essendo suo marito, quella faccenda ricadrà su di me. Ma se pensa che la voglio solo per i soldi, si sbaglia di grosso.
Recensione

Quando un libro mi prende lo divoro completamente. Leggo costantemente, in ogni momento libero, entrando in simbiosi con i protagonisti della storia. È quello che è successo con questo romanzo. Settantadue ore, kindle alla mano o smartphone e via con la lettura.
Dopo sei anni in prigione, Damian Hart è un uomo libero. Sei anni che gli sono costati una fortuna, sei anni di cui è stato privato poiché incastrato ingiustamente da Harold Dalton. Ora che Damian è tornato, tuttavia, ha il coltello dalla parte del manico: ricattando Harold con i crimini che l’uomo ha commesso, si appropria della sua miniera di diamanti e ottiene sua figlia Lina in moglie.
Lina – Angelina Dalton Clarke – è la vedova più ambita del Paese ed è anche stata dichiarata mentalmente pazza dal suo defunto marito, prima che si suicidasse. A Damian tutto questo non importa: non riesce a togliersi dalla mente il loro incontro, avvenuto prima che andasse in prigione, e alla promessa che aveva fatto a se stesso, ovvero quella di renderla sua. Ma le cose stanno per cambiare, lui sta per averla, anche se con la forza.
Il matrimonio sancisce un passaggio di proprietà per Lina: prima era sotto la tutela del padre, ora è sotto quella di suo marito, che lei considera più un carceriere. I rapporti tra i due sono molto tesi, soprattutto perché non sono più le persone di sei anni prima: troppi eventi sono accaduti, devastandoli per ragioni diverse.
Zigomi alti, naso affilato e mascella squadrata, non c’è nulla di compassionevole nei suoi tratti. La sua bellezza è anticonvenzionale, e la crudeltà di quella bellezza è superficiale sotto la pelle. È lì nella tempesta che arde nei suoi occhi, lasciando che chiunque abbia il coraggio di guardare in profondità sappia che la disobbedienza non è un’opzione.
Se all’inizio Lina considera Damian un uomo da tenere il più distante possibile da se stessa, presto un’insidiosa attrazione si fa strada in lei e comincia a guardarlo con occhi diversi. Non c’è niente di tenero tra loro, è solo sesso rude, crudo, con scene molto forti. Stiamo parlando di un dark che non è solo fisico ma anche psicologico e di un erotismo di alto livello. 
Labbra che sanno quando agguantare e quando far piovere baci su luoghi proibiti. Il mio respiro accelera, e quel luogo proibito che Damian ha padroneggiato così abilmente inizia a formicolare. Per la prima volta, lo vedo come le altre donne lo vedono.
Le scene di questo libro sono forti, più forti di qualunque altro libro io abbia letto della Pauls. Quest’autrice ha una mente dark pazzesca, sa scavare nella psicologia dei personaggi a fondo, costruisce trame originali e accattivanti. Il suo punto forte sono i non detti, insieme ai momenti in cui il lettore entra nella mente dei personaggi – entrambi, dato che il pov è alternato. Personaggi devastati, ma per questo profondamente belli, se mi concedete di giocare un po’ con il titolo. Lina è la vera protagonista di questo romanzo, è una donna molto interessante e nasconde dei segreti e una forza molto grande; l’ho amata dall’inizio alla fine perché non si piange addosso ma agisce e cerca in tutti i modi di prendere in mano la sua vita. Una vita che, però, non le appartiene poiché è considerata incapace di intendere e di volere.
Damian è un uomo oscuro, con desideri decisamente particolari e altrettanto tenebrosi. Subisce un cambiamento non indifferente all’interno del romanzo, in un certo senso ritrova se stesso, il se stesso di quei sei anni prima, ma più uomo, più comprensivo e in grado di amare. 
Il suo profumo è nel mio naso e nella mia memoria, l’odore del dolce veleno che mi ucciderà, ma che morte felice sarà. Sto facendo scivolare le mani su tutta la sua pelle, toccandola con un bisogno nato da sei solitari anni, ma anche lei sta toccando.
In definitiva non posso che consigliarvi questo romanzo, che vi lascerà di stucco per i colpi di scena. Un romanzo in cui di certo non ci sono tempi morti, in cui si patteggia fin dall’inizio per Lina, con quel senso di rivalsa che la caratterizza.
Unico neo sono delle frasi tradotte che ho trovato molto meccaniche e che mi hanno fatto storcere il naso, insieme a ripetizioni evitabili. Tutto questo non cambia il mio giudizio sul romanzo, ovviamente. Se amate i dark, la Pauls non vi deluderà!
A presto.




Voto: 4.5



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