[Review Party] Mia suocera è un mostro di Valentina Vanzini

Buongiorno readers del Salotto,
Il caldo si fa sempre più asfissiante, la voglia di vivere l’estate appieno si fa sempre più forte. Cosa potrebbe esserci di meglio di una vacanza nella soleggiata Sicilia insieme a una bellissima ragazza newyorkese, un fidanzato perfetto e un mostro di suocera?
Mary ha letto Mia suocera è un mostro di Valentina Vanzini, edito Newton Compton Editori: se volete saperne di più su questa lettura estiva, seguitela nella sua recensione!

Titolo: Mia suocera è un mostro
Autore: Valentina Vanzini
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Commedia romantica
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 310
Prezzo: 9,40 (Ebook 2,99)

TRAMA

Lexie Woods è una fashion victim, vive a New York, lavora come giornalista per una rivista di tendenza e si muove con disinvoltura tra inaugurazioni e feste esclusive. Potrebbe sembrare una vita perfetta se non fosse che le sue relazioni sentimentali sono un vero disastro. Ecco perché, quando incontra Mr Perfect, un bellissimo giovane italiano emigrato di successo, è disposta a tutto pur di far funzionare le cose. Persino partire senza preavviso alla volta della Sicilia, per conoscere quella che, se tutto andasse secondo i piani, potrebbe diventare presto la sua adorabile suocera. Non è forse vero che per conquistare il cuore di un uomo italiano bisogna piacere a sua madre? Quello che Lexie non sa è che la donna che la aspetta oltreoceano non è la dolce mamma da commedia all’italiana che aveva immaginato, tutta preghiere, manicaretti e complimenti, ma una perfida manipolatrice determinata a ostacolare il loro, eventuale, matrimonio… Tra segreti di famiglia, una ex agguerrita e un futuro cognato decisamente irritante, Lexie dovrà schivare la potenziale catastrofe e dimostrare di aver diritto al suo romantico futuro.

Recensione

Frizzante, originale e divertente. Sono le prime parole che mi vengono in mente per parlarvi di questo libro.
Lexie Woods è una vera newyorkese, fissata con la moda e amante dei party. Lavora per Cosmos come giornalista, una rivista che tratta come tematica principale ed esclusiva il sesso, e anche se si tratta di una rivista spazzatura, in fondo il suo lavoro non le dispiace. All’alba dei trent’anni ha una serie di relazioni finite male e non per colpa sua: ha semplicemente collezionato una sfilza di uomini sbagliati, incluso un ladro che le ha rubato la carta di credito. Ora che ha trovato il suo Mr Perfect, un siciliano doc moro e bellissimo, non vuole lasciarselo sfuggire. Tutto sembra andare a gonfie vele, la proposta di matrimonio si sente nell’aria, quando…

[…] lui pronuncia la frase. Due parole e sei sillabe bastano a riportarmi bruscamente alla realtà.
«Dobbiamo parlare». Dob-bia-mo par-la-re. Cosa diavolo sta dicendo?

Lexie è preparata al peggio, crede di essere lasciata di nuovo, invece il nostro Mr Perfect le annuncia semplicemente di dover tornare in Sicilia per un po’. È l’occasione perfetta per conoscere meglio il posto da cui proviene e la sua famiglia, e Lexie non vuole lasciarsela sfuggire. Così, dice al suo capo di voler andare in Sicilia per scrivere un articolo sul vero macho siciliano, e parte insieme al suo Mr Perfect alla volta di Pachino.
Crede di ricevere un’accoglienza regale, invece sua suocera ha occhi solo per il figlio Giacomo – James – e non la considera nemmeno. Inoltre, nonostante sappia che la nostra protagonista sia vegetariana, cucina solo piatti a base di carne e pesce, facendole proprio capire di essere un ospite indesiderato. Nella testa di Lexie scatta un campanello d’allarme: se non piacerà a sua suocera, Mr Perfect non la sposerà mai e lei vuole stare con lui a tutti i costi. Le cose non sembrano andare per il meglio, dato che…

«Non dormiamo insieme?», domando sconvolta. Lui sorride appena, in quel modo affascinante che mi fa sciogliere, poi scuote il capo. «Stai scherzando! Mia madre ne morirebbe. Lei accetta solo il sesso dopo il matrimonio. È molto cattolica».

Così la povera Lexie si ritrova tutta sola, in una stanza piena di santini e crocifissi, in balia di una suocera che comincia a farle ogni tipo di dispetto – come restringerle i vestiti di proposito. E la situazione non migliora nemmeno durante il giorno, perché Mr Perfect la lascia sempre sola per sbrigare degli affari di cui lei non sa niente. Determinata a godersi comunque le vacanze, Lexie decide di andare al mare, da sola, a piedi, camminando per chilometri e chilometri con delle scarpe poco adatte. Durante il tragitto, incontra un ragazzo che lei cataloga subito come gay, quindi una safe zone, e accetta di farsi accompagnare da lui in spiaggia. 

Poi le sue mani mi afferrano per la vita e, prima che me ne accorga, mi sta stringendo contro di sé. Questa erezione che sento non ha decisamente nulla di gay, mentre quella che preme per entrare nella mia bocca è senza dubbio la sua lingua. Dopo un secondo di smarrimento mi divincolo come una furia e gli assesto un ceffone in faccia.
«Ma che diavolo fai!», grido sconcertata.
La sua espressione, se possibile è ancora più smarrita della mia. «Cosa fai TU?», mi accusa puntandomi il dito contro. «È mezz’ora che fai la smorfiosa con me. E ora ti tiri indietro?»
«IO la smorfiosa?! Ma tu non sei gay?!».

Un errore di calcolo che fa fuggire Lexie a gambe levate. È convinta di non rivedere mai più quel ragazzo, invece se lo ritroverà tra i piedi molto presto perché altri non è che Vito, il fratello di Mr Perfect. Tra equivoci, malintesi e altre malefatte della suocera, Lexie dovrà tentare di farsi spazio in tutti i modi nel cuore del suo fidanzato, che le sembra ora così distante. A complicare le cose, la sua ex ragazza, una bellissima donna ora sposata ma con un matrimonio in crisi.
Riuscirà Lexie a ricevere la proposta di matrimonio che tanto agogna?
Questo lo lascio scoprire a voi, in questa rocambolesca lettura fatta di tradizioni cattoliche estremizzate – ma tipiche dei paesini del sud – e situazioni grottesche che vi faranno sicuramente sbellicare dalle risate.
Il personaggio che ho preferito di meno è proprio Mr Perfect – e in effetti ne sono felice, perché il vero protagonista maschile è Vito, che ho apprezzato moltissimo perché rappresenta l’uomo vero, non perfetto nel senso stretto del termine, ma perfetto nella sua imperfezione.
Avendo letto la versione self, ho riscontrato un netto miglioramento e di questo sono molto contenta, poiché avevo già considerato questa lettura frizzante e intrigante.
La penna della Vanzini è sicuramente promettente, lo stile è fresco e pulito e riesce a tenere incollato il lettore alle pagine senza problemi. 
Lascio a voi scoprire il resto! Il romanzo perfetto da portare sotto l’ombrellone, sul balcone, in treno, in aereo: insomma, ovunque vogliate!

Voto: 4.5

[Copia Arc digitale ricevuta dall'editore]