[Un tè con le sorelle Brontë] Oltre la guerra di Marcella Ricci


Buongiorno lettori,
oggi nella rubrica Un tè con le sorelle Brontë parliamo dell'ultimo romanzo di Marcella Ricci, edito dalla Literary Romance. Sara è rimasta conquistata da questo historical romance ambientato durante il secondo conflitto mondiale e vi racconta tutto nella sua recensione!

Titolo: Oltre la guerra
Autore: Marcella Ricci
Editore: PubMe
Collana: Literary romance
Genere: Historical romance
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 368
Prezzo: Ebook 2,99 o Gratis con KU

TRAMA
“Credo che dovremmo saper guardare oltre la guerra, non dobbiamo considerarci nemici.”

Beatrice Alberti ha solo diciotto anni quando la guerra travolge la sua famiglia.
Costretti a rifugiarsi in un paese di campagna per sfuggire alla fame e alle bombe, tutti i membri, chi più chi meno, saranno coinvolti nelle vicende tragiche e drammatiche che il terribile conflitto porta con sé.
L’incontro di Beatrice con un tenente tedesco dall’animo sensibile, le farà aprire gli occhi su quanto sta accadendo suscitando in lei un sentimento profondo e tormentato che la porterà a fare scelte difficili nonché decisive. Ma un altro uomo appare nel suo orizzonte, proprio quando la situazione italiana, così come la sua vita, sta precipitando.
La vita di Beatrice sarà destinata a seguire Hans, il tenente tedesco suo primo amore, o a combattere nella Resistenza al fianco di Marco, l’intrepido partigiano che l’ha salvata in una notte di stenti?
Recensione

Parlarvi di questo romanzo mi emoziona talmente tanto che non so che parole usare, ma ci proverò. Leggere una storia, in due giorni,  del periodo storico più discusso è la cosa che mi ha affascinato di più e ho avuto questo onore leggendo il libro di Marcella Ricci. È una cosa di mi sento gratificata e piena di riconoscenza.
In questo romanzo storico vediamo un’Italia, la nostra amata Italia, distrutta dai bombardamenti, dalla crudeltà umana. Leggiamo la storia del movimento partigiano, che combatte per proteggere quel poco che era rimasto. Un romanzo che contiene amore, dolore e solidarietà e che alimenta la speranza che tutto finisca, che ci sia un futuro migliore. 
“La nostra non è una guerra tra Stati, è una guerra ideologica contro fascisti e tedeschi, lottiamo per liberarci dalla dittatura dei nazifascisti. Sai, ho sempre odiato il fascismo, e dopo l’8 settembre ho deciso di combattere contro quello che stava succedendo. Mi faceva molta paura l’idea di non poter fare niente: non sarei più stato un uomo, altrimenti. Sono diventato un partigiano perché non posso accettare questa situazione.”
Beatrice Alberti è una ragazza buona, fragile ma con grandi sogni e vive con la numerosa famiglia che mantiene un segreto troppo grande; verrà circondata da tanti personaggi che contribuiranno a cambiare la sua vita, in particolare Hans Venderlinden, un soldato tedesco che va contro il regime nazista.
Lei vede la razza pura e per questo non combatte mai, ma sta dietro a una scrivania addirittura mettendo a rischio la sua vita pur di aiutare la gente. Lui, incontrando Bea, si sente salvato, in paradiso e non potrà far tacere i sentimenti che nascono, nonostante abbia una famiglia e quindi così nasce la loro storia. 
“Beatrice accompagna Dante nel Paradiso, e anch’io ho la mia Beatrice, anche se…» sorrise distrattamente, «questo assomiglia più all’Inferno… Ma forse possiamo “fare qualcosa per farlo sembrare un po’ più vicino al Paradiso.» Le sollevò la mano e gliela fece appoggiare al proprio petto, sopra la fasciatura.”
Ma durante la guerra, Bea si trova ad affrontare vari avvenimenti tragici e in un rifugio incontra un altro uomo: Marco Conte, un partigiano valoroso. L’incontro con lui creerà un forte scompiglio nella sua storia d’amore, ma saranno quelle emozioni combattute, avvincenti e stravolgenti a parlare per loro. In questo punto della storia il lettore si troverà di fronte a un bivio: la storia nata tra il dolore e la paura, come una guerra, e la storia di speranza, come il legame tra Marco e Beatrice. Mentre leggevo non ho potuto trattenermi con le emozioni verso ogni singolo personaggio, mi sembrava di vivere quel periodo sottopelle con l’angoscia, mi sembrava di vedere l’immagine della mia Taranto e della mia Milano nel mezzo della distruzione, disperazione, terrore per ogni avvenimento e combattimento. La speranza è stata un crescendo fino a sentire finalmente la fatidica notizia del 25 Aprile 1945: L’ITALIA È LIBERA!
“Sandro le accarezzò i capelli. «Non devi pensare di soffrire per tutta la vita per un amore perso, Beatrice» le disse dolcemente, «non devi fare come Maria, sei giovane e quando la guerra sarà finita ci sarà tanto da fare e da ricostruire: non puoi pensare solo al passato, adesso l’idea del futuro è più forte che mai, la situazione sta volgendo dalla nostra parte.»
È la storia di una coraggiosa donna, Beatrice Alberti, che posso raffigurare in tutte le donne che hanno vissuto e combattuto valorosamente insieme alla Resistenza con i partigiani contro i nazisti. Beatrice è: forza, sofferenza, paura, speranza, vittoria in tutto questo libro. In queste pagine ho potuto sentire tanto amore fra Bea con Hans che elevano il loro amore oltre la guerra, oltre la diversità, oltre la divisa. Ho percepito il legame di Bea e Marco come una costante ricerca di risposte e sicurezza.
Marcella Ricci mi ha colpito soprattutto per la precisione di descrivere i fatti storici e i luoghi reali esistiti, che sono stati il centro della storia. Marcella ha elevato la NOSTRA storia ITALIANA che NON si deve dimenticare!
E per questo sarò sempre riconoscente di aver avuto questa possibilità di aver letto questo romanzo che occuperà sempre un posto speciale nel mio cuore.



Voto: 5

[Copia Arc digitale ricevuta dall'editore]

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