Tea, cookies &... Noi non siamo sabbia


Buongiorno lettori,
la protagonista di oggi di Tea, cookies &... è Tiziana Lia, o meglio il suo romanzo Noi non siamo sabbia. L'autrice ha ampiamente approfondito alcuni aspetti di questa storia e noi siamo felici di condividerli con voi, quindi continuate a seguire questo post!

IL ROMANZO - A tu per tu con Tiziana Lia

In principio doveva essere soltanto la storia di un ragazzo che aveva scontri con i propri genitori. Un classico per la sua età. Lo vivevo io con le mie figlie maggiori, sapevo di cosa avrei parlato. L’idea era anche quella di raccontare di una storia d’amore tra due ventenni, calata in un’ambientazione italiana: gli young adult che si trovano di solito sono sempre di ambientazione americana o inglese. Perché non parlare dei nostri ragazzi? Non hanno anche loro i propri problemi, i propri timori, del loro modo di vedere l’amore? Poi, però, Marco ha preso il sopravvento. Il protagonista mi ha chiesto di più e allora sono arrivata a toccare temi attuali e forti, vestendo contemporaneamente i panni della ventenne che sono stata e della madre che sono oggi, il tutto guardandomi attorno, studiando le mie figlie e i loro amici.

Titolo: Noi non siamo sabbia
Autore: Tiziana Lia
Editore: Self publishing 
Genere: Young adult
Pagine: 402
Prezzo: 15,00 (Ebook 2,99 o Gratis con KU)

TRAMA
Strappato alla propria città, Marco non desidera affatto vivere a San Polo, un luogo che gli ha già tolto molto. Nonostante la rabbia per la propria storia e la ribellione che gli alberga nell’animo, tenta di ambientarsi. Leo e Filippo, gli amici di un tempo, sono sempre lì ad attenderlo. Eppure il desiderio di scappare diventa ogni giorno più grande, complice il rapporto conflittuale che ha con suo padre. A vent’anni tutto appare semplice e quando la fuga diventa un tarlo, anche la sua relazione con la provocante Melania perde valore, né servono gli ammonimenti di Chiara, l’unica che fa vibrare le corde più nascoste del suo animo. Un amico cui fare giustizia, conflitti interiori e un passato che bussa di nuovo alla porta con le stesse ammalianti promesse: nel caos quotidiano sta a lui decidere o forse al suo cuore che palpita per quell’amore nascosto, prezioso, dolce e prepotente che lo stordisce. Ma le scelte a volte hanno conseguenze che bisogna pagare e Marco, determinato a prendere in mano il proprio futuro, lancerà il suo grido di guerriero per dimostrare a tutti quanto vale. La riconquista di un cuore tradito, però, non è sempre facile…

Oggi ho scoperto che un uomo non è forte perché non si abbandona alle lacrime; un uomo dimostra il valore ammettendo le proprie debolezze e i propri errori, è chi si rialza e con orgoglio riprende in mano la vita, colui che non si nega nell’aiutare gli altri, quello che nonostante i colpi a tradimento che può regalare l’esistenza, si scrolla la polvere dagli abiti e continua per la propria strada. 
Io in questo momento sto abbracciando la persona più forte che abbia mai incontrato e ringrazio il Cielo per avermela donata come padre. Quel padre che ho ucciso con il mio giudizio, quel padre che ho ferito più volte a morte allontanandolo da me e che, piegato, ma non spezzato, è tornato a bussare alla mia porta. Quel padre che credevo mi avesse escluso dalla propria esistenza e che, invece, mi ha sempre amato più di ogni altra cosa.
Lo stringo a me per evitare che quest’attimo tutto nostro svanisca. Ho bisogno di tempo per riprendere in mano la mia vita, ma lo farò. So quanto valgo, so quello che voglio diventare e certamente non c’è spazio per chi sono adesso.


LA COVER

Sin da quando ho iniziato a scrivere il romanzo ho cercato un’immagine che mostrasse Marco e quando l’ho trovata non ho più cambiato idea. Sì, perché il protagonista è un bel ragazzo, come tanti altri bei ragazzi, ma semplice, quello che puoi incontrare sul pianerottolo di casa o al bar, o per strada. Un ragazzo dallo sguardo profondo, un poco imbronciato e a volte confuso, un giovane che mette il cappuccio per difendersi quasi dal mondo che lo circonda o per nascondersi… chissà! Ho mostrato la foto alla grafica che ha inserito il dettaglio della sabbia, del terreno che si crepa, per raffigurare anche la fragilità dei ragazzi, con il font che mi ha conquistato. Era lei. Nessun’altra.



I PROTAGONISTI


(Pier)Marco: 20 anni, nato e cresciuto a Roma, figlio di separati, il desiderio di diventare cuoco stellato. Trovatosi a vivere in un paesino che sembra tarpargli le ali, vuole solo scappare da quel luogo e dalla propria storia. Fugge creando una relazione semioccasionale con una ragazza appariscente, senza legami particolari. Fugge scegliendo di sbagliare ancora una volta: l’unico modo per fare soldi facilmente è illegale. Ma non ha fatto i conti con quello che il destino gli vuole regalare di meraviglioso: l’amore vero, quello che scoprirà nel momento più buio, quello che lo salverà.
Melania: 19 anni, è una ragazza libera, poco controllata dai genitori anche se vorrebbe che si accorgessero di lei. Non si sente amata e per attirare l’attenzione veste i panni di una donna vissuta. È ammaliante, disinibita, provocante e fa perdere la testa al protagonista. Peccato che neppure Giacomo, il suo ex, è disposto a rinunciare a lei.
(Anna)Chiara: 18 anni, è pacata, non bellissima di primo acchito, intelligente, schietta. Vive in una famiglia numerosa che le sta stretta e ha una voglia matta di prendere in mano il proprio futuro. È la spina nel fianco di Marco per via dei consigli che elargisce sempre, amandolo in segreto. L’unica che fa vibrare le corde più nascoste dell’animo del protagonista. Chissà perché?
Giacomo: 23 anni, ama tenere tutto in pugno, ragazza compresa. Abituato a comandare, non ha una buona fama e neppure se ne cura. La sua vita è tutta sesso e droga, pronto a qualsiasi cosa per denaro, con lui non si scherza.
Leonida, Lucrezia e Filippo:  Tra i 18 e i 21 anni, sono amici di vecchia data di Marco (assieme al compianto Elio) e vivono nel paesino dal quale il protagonista vuole fuggire. Dimostreranno cosa significhi la parola “amico vero” nel momento del bisogno.
Walter: proprietario del bar dove i ragazzi si incontrano, un giovane dal passato difficile, che cerca di mettere in guardia Marco.
Vittorio: un uomo silenzioso e di cui si sa pochissimo. Marco lo incontra nel periodo più buio della propria vita, ma grazie alla loro amicizia entrambi trovano il riscatto dai propri errori. 
Pierluigi, Eloisa ed Eugenio: rispettivamente i genitori e il nonno materno di Marco. Con il loro profondo amore e la costante presenza in ogni occasione, sono sempre la spalla più forte sulla quale il ragazzo può contare.

(da una lettera)
Mi manchi. E vorrei stringerti a me, vorrei accarezzarti le guance, avvertire il calore delle tue parole che ormai posso soltanto leggere. Nostalgia contro la quale non posso vincere, sensazioni che non posso più provare e alle quali ho dato un calcio per la mia stupidità.
Raccontami delle tue giornate, fammi immaginare il tuo viso, le tue espressioni buffe, o il naso arricciato quando non ti garba qualcosa. 
Non aver timore di parlarmi di ciò che fai, di ciò che esperimenti, di ciò che ti rende felice. Se lo sei tu, non posso che esserlo anch’io. 
Siamo divisi da ben più ostacoli che non siano i chilometri, ma io ci sono. Voglio essere il tuo scoglio, la spiaggia dove approdare quando sarai stanca di navigare nella tempesta della quotidianità. Prendilo come un abbraccio, immagina che ti sia vicino ogni momento. Se ti va, stasera, e tutte le sere che verranno, fissa anche tu nel cielo la luna. Per me sei tu, per te sarò io.

   

I LUOGHI



Quando ho deciso di scrivere questo romanzo ho pensato che sarebbe stato più facile descrivere e raccontare di un posto che conosco, anziché andare a documentarmi su Google View o simili. Per questo ho scelto San Polo che in realtà si chiama San Polo dei Cavalieri, un paesino di poche anime dove ho vissuto per 10 anni, un luogo che mi ha dato tanto e al quale sono molto legata. Parlarne nel romanzo è stato un po’ come ritornarci per ringraziarlo. Per questo, chi ha letto il romanzo, ha ritrovato tra le righe un qualcosa di diverso: è il mio amore per quell’agglomerato sul cucuzzolo della montagna a pochi chilometri dalla capitale. Poi ovviamente, salvo la descrizione dei vicoli e dei paesaggi, tutta la storia è di completa fantasia. Ai fini del romanzo San Polo ha la sua importanza perché simboleggia un posto dove non si vuole stare, ma che fa parte delle proprie origini, un luogo al quale Marco ritornerà perché lì, lui che non è sabbia, è nato tutto e lì fisserà le basi del proprio futuro.



Siamo così vicini che il suo profumo mi colma le narici. Avverto ancora quella strana sensazione che mi ha spinto a baciarla sere fa. Gli occhi negli occhi, con le spalle al muro, Chiara non si muove.
«Sei consapevole anche tu che tra noi non può esserci nulla, allora. Che sarebbe tutto un errore» mormoro, aggrappandomi con disperazione alle mie stesse parole per cancellarle ogni speranza.
«Il Marco che conosco io è ben diverso da quello che ti ostini a mostrare tu» replica in un soffio. 
Le scorro il viso fino a soffermarmi sulle labbra che sembrano lanciarmi un richiamo silenzioso.
«Cazzo, non mi aiuti per niente» esplodo. «Voglio dimenticare quello che è successo e non ci riesco. Sono sbagliato, dovresti detestarmi» bisbiglio mentre le mie labbra si avvicinano alle sue, il respiro sempre più corto. 
«Questo lascialo decidere a me, il rischio potrebbe piacermi» mormora maliziosa e perdo quel poco di lucidità che ancora mi lambisce la mente.
«Non esiste Leo, né Melania. Dimmi cosa sta accadendo, sei tu quella che ha le risposte a tutto.»
«Siamo semplicemente due sciocche falene che, nonostante il pericolo, sono attratte dal medesimo fuoco letale.»
Non c’è più spazio per le parole, non c’è più spazio tra le nostre labbra che si sfiorano, si trovano, si plasmano alla perfezione. Con le braccia mi circonda il collo, le mie mani corrono ai suoi fianchi. Il vento della sera ci accarezza, ci avvolge nel suo soffio, ma quelli che avverto sono i brividi che soltanto Chiara sa regalarmi. Perché lei non fa nulla senza sentimento. E continuo a baciarla. E a fondere la mia lingua con la sua. E a stuzzicarle il piercing per godere del sottile piacere che mi provoca. E a dimenticare che io non voglio amare.

Anche quest'appuntamento finisce qui, diteci la vostra opinione qua sotto nei commenti o scrivendoci sul nostro profilo Instagram @ilsalottodimaryefede in cui siamo sempre attive.

Alla prossima settimana!



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