Buongiorno lettori,
eccoci tornate con Un divano per tre! La protagonista di questa settimana è Christina Mikaelson, un'autrice che siamo felici di farvi conoscere attraverso le sue parole e tramite il suo nuovissimo romanzo! (Appuntamento a domani con la recensione di Fede su La sindrome di Didone: Tracotanza).
Adesso, vi lasciamo all'intervista che le abbiamo rivolto. Continuate a leggere il post!
CHRISTINA MIKAELSON
Ciao Christina, siamo davvero felici di ospitarti oggi a “Un divano per tre”.
Ti va di raccontarci qualcosa di te?
Ciao, grazie a voi per avermi proposto di partecipare! Mi chiamo Cristina, abito a Catania e, oltre a scrivere e leggere, nel mio tempo libero mi piace molto disegnare; sono anche un’appassionata di serie tv, drama asiatici (da poco ho iniziato ad ascoltare pure il kpop) e ho tre gatti bellissimi di nome Cersei, Jaime e Damon. I miei generi letterari preferiti sono il fantasy, il romance e il distopico. Fiera Serpeverde!
Cosa hai imparato dalla tua prima pubblicazione con una CE?
Ho imparato molte cose, nonostante al libro non sia stata fatta una grande promozione e quindi non sia girato più di tanto nei social. Innanzitutto ho capito come bisogna muoversi nell’ambiente e quali sono i metodi migliori per promuoversi.
Sarebbe bello se la propria bravura bastasse a farsi notare, ma nella realtà funziona diversamente.
Quali sono i motivi che ti hanno portato a scegliere il self publishing?
Non sono rimasta soddisfatta dalla mia esperienza di pubblicazione precedente e poiché sono una maniaca del controllo preferisco molto di più poter scegliere da me la grafica e la persona che si occuperà del testo. Sicuramente il self ti permette di sentirti più padrone del tuo libro, anche in termini economici.
Perché hai scelto uno pseudonimo?
Non mi piaceva l’idea di usare il mio vero nome, non volevo rendermi troppo riconoscibile. Ho sentito che è consigliato usare un nome straniero per strategie di marketing o qualcosa del genere. Cristina è il mio vero nome, quindi ho mantenuto solo quello.
Parliamo di Wattpad. Che rapporto hai con questa piattaforma?
Ho pubblicato tutte le mie storie sia su EFP che su Wattpad nel corso degli anni e penso che siano delle ottime palestre. Prima di provare l’esperienza di Amazon o di proporre qualcosa a una CE è necessario ricevere un riscontro da dei lettori e questo Wattpad te lo permette. Ovviamente è una piattaforma che ha i suoi pro e contro, al suo interno girano storie di tutti i tipi e, purtroppo, è facile imbattersi in racconti di scarsa qualità; però non bisogna dare per scontato che non ne esistano di validi, ho conosciuto autrici bravissime che hanno intrapreso la via del self o che sono state pubblicate da piccole CE.
Come descriveresti il tuo romanzo Take a sad song?
Premetto per chi leggerà l’intervista che il romanzo non è più in commercio.
Take A Sad Song è un contemporary romance che avevo postato su EFP circa sette anni fa, è una commedia romantica senza pretese. Quando l’ho scritto non pensavo che lo avrei mai proposto a una CE o che sarebbe diventato un libro.
Non mi sembrava questa gran cosa, se devo essere del tutto onesta. Un giorno, non so perché, ho deciso di revisionarlo un po’ e inviarlo a qualche piccola CE, così è stato pubblicato.
La sindrome di Didone: Tracotanza è il tuo nuovo romanzo, vuoi spiegare ai lettori la scelta di questo titolo?
Posso dare poche informazioni sulla scelta del titolo perché al suo interno contiene degli spoiler. La trama del libro non ha nulla a che vedere con Didone ed Enea, almeno non nel modo in cui si potrebbe pensare. Ė un titolo che deve essere interpretato, quindi preferisco che siano i lettori, leggendo il libro, a capirne il significato. Senza fare spoiler, ci sono due fattori che trovano subito corrispondenza col titolo: l’Eneide è il libro preferito della protagonista, la quale frequenta il liceo classico. Nel prologo, comunque, troverete un riferimento abbastanza esplicito.
Caterina, Adriano e Leonardo: c’è qualcosa che hanno in comune? I lettori per chi tiferanno, secondo te?
L’orgoglio e l’essere molto testardi. Due di loro sono sicuramente molto più simili di quello che credono. I lettori tiferanno per chi riterranno più giusto tifare ;)…
C’è qualche nuovo progetto a cui stai lavorando o lavorerai? Ma soprattutto: quando uscirà il prossimo volume della serie La Sindrome di Didone?
Ho tante storie già cominciate o semplicemente plottate nel mio pc, tra sport romance, thriller e distopici, ma ancora non ho trovato il momento giusto per dedicarmici.
Ho iniziato la revisione del prossimo volume, quando finirò passerà nelle mani dell’editor e, a seconda del lavoro da fare, credo che non uscirà prima dell’estate.
La nostra intervista finisce qui! Ti ringraziamo per aver partecipato e ti auguriamo buona fortuna per i tuoi progetti futuri, insieme a un grande in bocca al lupo per i tuoi romanzi!
Vi ringrazio, è stato un piacere!
Dopo aver esordito su Amazon con il Contemporary Romance “Take a Sad Song” edito da Un cuore per Capello, Christina Mikaelson ritorna con il primo volume di una trilogia Young Adult non autoconclusiva.
L’autrice nasce a Catania l’1 Ottobre del 1991. La sua passione per la scrittura nasce fin da piccola, non appena è in grado di scrivere i suoi primi temi scolastici. Si avvicina al mondo dei libri a dieci anni, dopo aver letto Harry Potter e la Pietra Filosofale.
Qualche anno dopo comincia a scrivere di suo pugno e a postare online delle fanfiction sull’omonima saga; si esercita così per anni finché non decide di scrivere qualcosa di suo.
Per lei la scrittura rappresenta da sempre un’àncora di salvezza, nonché l’unico mezzo attraverso cui può esprimere se stessa.
Contatti:
Instagram: @christinawords
Facebook: Christina Mikealson - Autrice
Email: cristin@tiscali.it
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