[Le indagini di una lettrice] La paura del male di Maria Lucia Caparelli


Buongiorno lettori del Salotto,
oggi per la rubrica Le indagini di una lettrice, Sara ci parlerà di La paura del male, scritto da Maria Lucia Caparelli e pubblicato da Segreti in giallo.
Continuate a leggere dopo la trama, per sapere cosa pensa di questo romanzo dalle tinte horror!
Titolo: La paura del male
Autore: Maria Lucia Caparelli
Editore: PubMe
Collana: Segreti in giallo
Genere: Horror
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 86
Prezzo: 8.07 (Ebook 2,99 o Gratis con KU)

TRAMA
Un moderno vaso di Pandora. Un'isola e un baule persi nella notte dei tempi.

Una mano cupida vìola il misterioso scrigno liberando il Male. E così, dopo anni di prigionia, esso torna a infestare la Terra.

Sei racconti. Sei favole dark in cui si narra la paura ancestrale.

Quella del Male incarnato in vampiri, streghe, mostri e creature malvagie.

Una rapida discesa nell'orrore. Senza ritorno.
Recensione

Inizio col dirvi che già leggendo la trama si ha un quadro di questo libro composto da sei racconti centrati tutti in un punto comune: il momento dell’incontro fra l’uomo e il Male, con il conseguente effetto della paura che si scatena a livello psicologico e fisico. 
IL PUGNALE D'ARGENTO: "Perché non l’aveva ancora uccisa? Semplicemente perché farlo significava dimostrare di temere una stupida profezia. Lei, la famosa strega di Mer, oggi Regina di un regno immenso, non temeva niente e nessuno. La più grande strega degli ultimi secoli, discendente da una delle più potenti famiglie di magia nera, non era destinata a soccombere, ma a brillare."
L'autrice ha creato proprio una raccolta di racconti con situazioni ed eventi che si verificano nell’intromissione dell’uomo al di là de i suoi limiti. Molto particolare la successione dei pov, che si alternano tra personaggi del male e quelli umani, che mette in luce un fattore importante, ovvero il motivo per cui accadono questi eventi terrificanti, che sono soprattutto dovuti alla curiosità dell’uomo che viene spinto a capire e quindi a commettere questi errori. 
IL TRENO CHE VIAGGIAVA DI NOTTE: "Anche lei avrebbe voluto essere libera e non essere intrappolata in quel limbo. Non voleva più continuare a macchiarsi di quei crimini abominevoli, ma non aveva altra scelta. Nessuno di loro ne aveva. Anche lei era perduta. Per sempre."
Già dal titolo la parola PAURA svolge un ruolo principale in ogni racconto e ha un’influenza importante sui personaggi. Una lettura terrorizzante ma di piacevole compagnia che consiglio per chi ha voglia d’inquietudine.
LA CABINA ROSSA: "Si narrava che il numero dei rintocchi non fosse un caso, ma corrispondesse al tributo di vite che chiedeva per saziare la sua eterna brama di morte. Tredici ogni mese."
Alla prossima!

Voto: 4



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