Amici lettori, buongiorno!
Celebriamo l’inizio del weekend con una nuova recensione. Il blog partecipa infatti al review party del nuovo romanzo di Ivy Smoack: Non lasciarmi (The Hunted vol.2), edito Queen Edizioni. Se volete conoscere l’opinione di Mary, proseguite nella lettura.
Titolo: Non lasciarmi
Autore: Ivy Smoak
Serie: The Hunted #2
Editore: Queen Edizioni
Genere: Forbidden Romance
Finale: Cliffhanger
Pagine: 343
Prezzo: 12.77 (Ebook 3,99)
Autore: Ivy Smoak
Serie: The Hunted #2
Editore: Queen Edizioni
Genere: Forbidden Romance
Finale: Cliffhanger
Pagine: 343
Prezzo: 12.77 (Ebook 3,99)
TRAMA
In poco tempo, Penny si è perdutamente innamorata del suo misterioso professore, ma i segreti li hanno divisi. Dopotutto, le relazioni scandalose sono destinate a terminare.
Adesso che lui non le parla, lei non sa cosa fare. E quello che le fa più male è vedere che lui sembra stare bene.
Mentre cerca di accettare il fatto che la loro relazione sia finita, le torna in mente un consiglio che le aveva dato la sua migliore amica: il modo migliore per dimenticare qualcuno è trovare qualcun altro.
Penny riuscirà a dimenticare il professor Hunter, oppure la loro storia non è che all’inizio?
Recensione
Amici del Salotto, eccomi qui a parlarvi del secondo volume della serie. Se ricordate, qualche mese fa ho recensito il primo volume. Se non l’avete letto, vi consiglio di non leggere questa recensione, per non incappare in qualche spoiler. Donna avvisata… :P
Dunque, avevamo lasciato Penny e il professor Hunter in un momento di rottura. James scopre la vera età di Penny e il fatto che le abbia mentito gli fa male, perciò la lascia. Il secondo volume inizia proprio da quel momento, con Penny in crisi per aver perso l’uomo che ama per uno stupido errore. Tra lacrime e incomprensioni, i due protagonisti dovranno trovare un nuovo punto d’incontro se vogliono stare insieme, ma soprattutto dovranno fidarsi davvero l’uno dell’altra.
Non avranno nemmeno il tempo di godersi il ricongiungimento, perché la loro relazione sarà di nuovo in pericolo e l’unico modo per salvarla, sarà restare uniti.
«Io ho bisogno di te, Penny. Io sono dipendente da te. E voglio il meglio per te. E cercherò con tutte le mie forze di esserlo, per te».
È difficile parlarvi di questo romanzo senza spoilerare, perciò non ho intenzione di dilungarmi sulla trama. Vi dirò semplicemente che Penny e James dovranno affrontare molte prove, molte delle quali hanno a che fare con loro stessi.
Se il primo volume ha visto sbocciare una storia proibita, è in questo romanzo che essa prende ancora di più il sopravvento, non senza difficoltà .
«Pensavo che tutti potessero vedere i miei demoni guardandomi negli occhi. Tu non lo hai mai fatto. Tu hai visto semplicemente me. Non volevo che questa cosa cambiasse».
Tuttavia, l’autrice non ha scavato a fondo (forse volutamente). Nel primo volume avevamo visto un’intricata tela di segreti avvolgere il professor Hunter. Mi sarei aspettata di ricevere una risposta alle mie domande in questo romanzo, ma non è accaduto. Scopriamo solo una delle cose che lo riguardano, ma rimane ancora troppo mistero. Per questo motivo, alcune scene mi sono sembrate ridondanti, dato che l’autrice non si è risparmiata con le scene erotiche (niente che non avessimo già visto già la volta precedente). In più, nella prima parte del romanzo ho odiato la protagonista. Penny è volubile, fa cose assurde e incomprensibili, che non sono riuscita ad accettare. La storia si riprende man mano e i momenti tra lei e James sono unici, soprattutto quelli in cui si mettono a nudo.
«Con te, sento di poter finalmente respirare per la prima volta. Tu non sei una via di fuga. Sei un modo nuovo di vivere, che neanche sapevo fosse possibile.»
In definitiva, non voglio perdere le speranze con questa serie e mi auguro che il prossimo volume ci mostri chi è davvero James Hunter. Oltretutto, i protagonisti cambieranno scenario e questo porterà senza dubbio una ventata d’aria fresca alla storia.
Se amate i forbidden romance, concedetegli comunque una possibilità , tenendo comunque conto che il secondo volume è un po’ più “di passaggio”, se così vogliamo dire.
Alla prossima.
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