Tea, cookies &... La corsa di Michela Belotti



Buon venerdì lettori! Eccoci tornate con l'appuntamento di Tea, Cookies &…
Lunedì abbiamo rivolto alcune domande a Michela Belotti (se vi siete persi l'intervista la trovate qui) che ha risposto volentieri alle nostre curiosità. Oggi, invece, approfondiamo il suo romanzo: La corsa, un thriller coinvolgente e appassionante. Siete curiosi di saperne di più?


IL ROMANZO - A tu per tu con Michela Belotti

Il romanzo è nato un giorno, così per caso, quanto ho pensato alla prima scena. Per giorni ci ho pensato e ripensato. Su come usarla, come implementarla, se poteva essere abbastanza buona per farne un racconto. Infine ho dovuto assecondarla, perché era diventato un chiodo fisso. Ho lasciato fare all'istinto. E dal racconto breve che avevo immaginato ne è invece scaturito un romanzo intero. Tutto il resto è venuto da sé. Così come il finale, anche i personaggi sono cresciuti insieme alla stesura del testo stesso.


Titolo: La corsa
Autore: Michela Belotti
Editore: Bookabook
Genere: Thriller
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 199
Prezzo: 11,05 (Ebook 7,99)

TRAMA
Sara è una giovane donna come tante: nata e cresciuta nella provincia di Bergamo, ha una famiglia un po' sopra le righe alle spalle e un lavoro in uno studio contabile. Una ragazza semplice, una sognatrice. Ma una sera autunnale si ritrova a correre lungo un viale alberato, ferita e terrorizzata. Vittima di amnesia, non ricorda nulla dell'aggressione subita né dei giorni precedenti. Nel tentativo di recuperare i tasselli mancanti della sua storia, si scoprirà coinvolta in un fatto di cronaca nera. Insieme all'amica Lisa e al tenente dei carabinieri Roberto Castelli, incaricato delle indagini, cercherà di discolparsi dalle pesanti accuse. Riuscirà a fare luce sulle ombre della sua memoria?

Non so dove sto andando, so solo che devo correre. Ho paura. Sono consapevole che non devo rallentare, ma non ce la faccio più, non sono allenata, non ho più respiro. Mi fermo, gli occhi vacui, vedo solo in bianco e nero. Tutti i colori spariti in quest’attimo di pazzia che mi ha spinto ad arrivare fin qui. 

I PROTAGONISTI

La protagonista femminile è Sara, una ragazza che si troverà a correre lungo un viale alberato, ferita e vittima di amnesia.
Una tipa tosta che ha familiari difficili, un ex alle spalle che l'ha fatta soffrire, ambizioni soffocate e una vita da ricostruire.

Roberto, il tenente dei carabinieri che indagherà sulla sua aggressione e non solo. Brillante ed empatico.
Diventerà il tallone d'Achille di Sara e l'aiuterà a risalire al suo aggressore e ad uscire dai guai in cui lei stessa si è messa.

Marco, il classico bello e dannato. Capace con una sola parola di guastare l'umore di Sara. È il suo ex, ma torna nel presente per sconvolgere la vita della ragazza.

La vita ricomincia. Non mi sembra vero aver finalmente un po’ di spazio tutto per me. Il trasloco è stato una mezza tragedia greca con influenze napoletane. Mia madre che si percuoteva e si flagellava, mio padre che svuotava quello che io riempivo e mia sorella che mi salutava con il fazzolettino in mano per la troppa commozione di vedermi finalmente uscire di scena, muovendo solo il polso in stile reginetta di bellezza.


I LUOGHI


I luoghi descritti nel romanzo sono fondamentali. Due città diventano per me cruciali: Bergamo e Venezia. Tutto ha un senso ben preciso e voluto.
Bergamo è la mia città natale e la provincia in cui vivo. Ci ho lavorato per molto tempo. Ho sempre pensato che fosse un peccato non utilizzarla in un contesto libresco. È molto pittoresca e merita maggiore visibilità. Perché ambientare il romanzo a New York in cui non sono mai stata e non nel luogo che amo e che posso descrivere al meglio? Ecco cosa mi sono chiesta.
Venezia è una delle città italiane che maggiormente amo. La trovo affascinante, stimolante e completamente diversa a tutte le altre. Inoltre ha sede il Festival del cinema, che frequento ogni anno e che, insieme alle mie passioni, non poteva non essere citato nel romanzo in tutte le sue sfaccettature. 

Tutto il dolore che pensavo rimosso, sepolto da una grandissima guarnitura di falsa convinzione di averlo dimenticato, si è ripresentato alla mia porta come un’enorme pugno in faccia. Quel sentimento di odio-amore non si era per niente sopito. Voglio prenderlo a schiaffi, ma allo stesso tempo desidero accarezzare quella sua lieve imperfezione al labbro superiore e sentirla sulle mie labbra.


Cosa ne dite di questo thriller? Che generi di romanzi leggete? Fateci sapere cosa ne pensate di questo approfondimento e se leggerete La corsa. Noi siamo curiose di conoscere i vostri pareri.

Buon weekend a tutti, torneremo la prossima settimana con un nuovo autore!



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