Tea, cookies &... L'arcobaleno lunare


Happy friday, readers! Nuovo appuntamento con Tea, Cookies &… per parlarvi ancora dell'autrice della settimana: Simona Mendo. Approfondiamo "L'arcobaleno lunare", un contemporary romance pubblicato dalla Literary romance.
Lunedì abbiamo intervistato Simona (se ve la siete persa cliccate qui), oggi conosceremo Bianca e Neemia, i luoghi in cui è ambientato il romanzo e il significato che il titolo porta con sè.

IL ROMANZO - A tu per tu con Simona Mendo

L’arcobaleno lunare, o arcobaleno bianco, è l’arcobaleno che si forma di notte, alla luce della luna. È tanto raro quanto affascinante perché, nonostante appaia bianco, in sé racchiude tutti i colori, ancora più splendenti. Bianca e Neemia sono proprio come un arcobaleno lunare: racchiudono dentro se stessi mille colori, ma hanno paura di mostrarli alla luce del sole. Il titolo racchiude perfettamente l’essenza dei personaggi che, a parte rare eccezioni, hanno tutti un nome che richiama un colore, proprio perché volevo scrivere un romanzo che fosse un grande arcobaleno.


Titolo: L'arcobaleno lunare
Autore: Simona Mendo
Editore: PubMe
Collana: Literary romance
Genere: Contemporary romance
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 258
Prezzo: 13,11 (Ebook 2,99 o Gratis per gli abbonati KU)

TRAMA
Sullo sfondo di una romantica Genova, la storia di un amore tanto puro quanto tormentato da bugie e segreti. Bianca ha un doloroso passato alle spalle, è insicura e nutre poca stima in se stessa. L’incontro con Neemia, però, risveglia in lei la voglia di emanciparsi e riscattarsi come donna prima di tutto. Per quanto si sforzi di essere indifferente al suo fascino, ne è pericolosamente attratta. Freddo e impassibile lui, disincantata e calcolatrice lei. Ma sono solo maschere per nascondere i rispettivi sentimenti. Finché non è proprio Bianca a scoprire il terribile segreto di Neemia durante una vacanza. Scossa e disgustata, ritorna alla sua Genova, nascondendo a sua volta una sconvolgente verità. Qualcosa che può cambiare la vita di entrambi. Per sempre.

Chiudo gli occhi e lei finalmente appare, in tutta la sua fulgida bellezza, e con occhi languidi mi si avvicina lentamente, sempre più vicino, finché le nostre labbra si uniscono in un bacio appassionato e i nostri corpi si stringono con amore, fino a fondersi in uno solo. Una lacrima carica di speranza spunta all’improvviso e cade sul foglio, marchiandolo con una piccola goccia. Non ho la forza di aprire gli occhi, temendo che il sogno si possa dissolvere, e mi lascio avvolgere dal profumo frizzante di agrumi selvatici che ha invaso la stanza e che sembra così reale da essere quasi tangibile. Porto entrambe le mani al viso e lascio che le emozioni fluiscano senza freni. Le lacrime sgorgano copiose e piango a lungo, ormai vinto dalla bufera emotiva che il mio cuore sta affrontando.


I PROTAGONISTI

I protagonisti sono Bianca e Neemia, due anime affini che però hanno sofferto talmente tanto nella vita da aver creato due corazze per proteggersi dal mondo esterno e, soprattutto, dall’amore. Quando si incontrano si riconoscono, si innamorano, però decidono di mentire, anche con loro stessi. Finché il castello di carte che hanno eretto non inizia a sbriciolarsi, portando a galla tutti i segreti che hanno celato, con conseguenze dolorose.

C’era qualcosa nel suo sguardo, nel suo viso… qualcosa di struggente.
I suoi occhi scuri mi facevano pensare a pozze d’acqua in cui tuffarsi nelle calde giornate estive, i suoi capelli, l’ondeggiare sinuoso dei fili d’erba mossi dal vento, e la sua bocca… teneri baci da non dimenticare.







I LUOGHI

Il luogo più importante (a parte la mia Genova, che è sempre presente) è Isola Verde (un altro colore), dove Neemia ha trascorso gli anni più felici e spensierati della sua vita e dove riscopre l’amore, grazie a Bianca. Isola Verde è un nome di fantasia, ma in realtà è un paesino che esiste realmente, luogo ideale perché come uno scrigno custodisce i segreti dei due giovani e li svela a poco a poco durante l’intero romanzo.
«Sei riuscito a esprimere stati d’animo così intimi, in cui mi sono riconosciuta appieno, sofferenze e angosce, come se mi avessi letto dentro, e mi chiedo come sia possibile…»
Mi avvicino al suo corpo, quasi a sfiorarlo. E con voce rotta le rispondo:
«Perché sono gli stessi stati d’animo che ho provato anch’io…»

Anche questa puntata finisce qui. Avevate già sentito parlare di questo romanzo? Lo avete letto? Fateci fateci sapere la vostra opinione nei commenti o sul nostro profilo Instagram @ilsalottodimaryefede.

Alla prossima settimana!



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