Buongiorno lettori del Salotto,
torna Tea, cookies &… per parlarvi di un nuovo romanzo, nello specifico approfondiremo La lettera mancante di Carola Bueti - la nostra ospite della settimana (intervista qui). Venite con noi a conoscere una nuova storia!
torna Tea, cookies &… per parlarvi di un nuovo romanzo, nello specifico approfondiremo La lettera mancante di Carola Bueti - la nostra ospite della settimana (intervista qui). Venite con noi a conoscere una nuova storia!
IL ROMANZO - A tu per tu con Carola Bueti
Avevo in testa una storia che avrei voluto sviluppare, ma non avendolo mai fatto l’ho tenuta nella mia mente per un po’. Un giorno decisi di provare a buttare giù qualche parola e sono usciti fuori diversi capitoli. L’idea di aggiungere le lettere della mamma però avvenne qualche mese dopo e, dovetti cambiare quasi tutto il romanzo per inserire al meglio questo particolare che poi alla fine divenne il fulcro del romanzo.
Autore: Carola Bueti
Editore: Self publishing
Genere: Contemporary romance
Finale: Autoconclusivo
Pagine: 144
Prezzo: 11.00 (Ebook 2,99 o Gratis con KU)
TRAMA
Cosa succede quando scopri un segreto sulla tua defunta madre che potrebbe cambiare totalmente l'idea che ti eri fatta su di lei? Alice svolge una vita tranquilla e quasi felice quando all'improvviso scopre che una delle lettere che sua mamma le ha scritto prima di morire manca dalla sua collezione privata e chiede alla fidata nonna che l'ha cresciuta aiuto per trovarla. Grazie a quella lettera scopre un segreto inimmaginabile: Sua mamma aveva avuto un'avventura durante il suo viaggio a New York e lei era il frutto di quell'errore. Da quel momento per Alice inizia un viaggio dentro se stessa che la porta nella città dove è stata concepita per trovare il suo vero padre. Con la cornice caotica, ma affascinante della Grande Mela, un nuovo amore che il destino ha deciso di farle incontrare e la conoscenza dell'uomo che le aveva donato metà dei suoi geni, questo romanzo racconta una rinascita introspettiva e un viaggio sia fisico che mentale alla scoperta del vero essere.
Alice era pietrificata, cosa poteva mai dire di tanto sconvolgente quella lettera? Parlava forse della sua morte e del decorso della malattia? E soprattutto perché avrebbe voluto aspettare tanto per fargliela leggere?
Prese in mano la lettera e fece un grosso respiro, notò la margherita sulla busta con il numero 5 accanto e iniziò a tremare. Non si aspettava questa lettera e soprattutto non riusciva ad immagine quale grande e misterioso segreto vi era celato all’interno.
All’iniziò pensò di non aprirla. Qualsiasi cosa ci fosse scritto lì dentro non avrebbe cambiato il fatto che sua mamma era morta e che suo padre era quasi totalmente sparito dalla sua vita. Aveva già affrontato questa sofferenza e non voleva certo riviverla il giorno del suo venticinquesimo compleanno.
Alla fine la tentazione di sapere però fu più forte di lei, riprese la lettera in mano e la aprì senza pensarci ulteriormente.
Probabilmente se ne sarebbe pentita.
I PROTAGONISTI
Alice è forse la protagonista che ha più spazio nella storia, ma senza sua mamma Sofia la sua vita non sarebbe esistita e senza sua nonna Lucia non sarebbe diventata la donna che è adesso. È solo grazie a Margherita che riesce a superare diversi ostacoli della sua vita e sarà David a riaprire il suo cuore e a farle provare delle nuove emozioni.
Alice Ragoni non era mai stata una persona fatalista e aveva sempre creduto di essere l’artefice del proprio destino, ma una cosa l’aveva imparata nel corso dei suoi primi 24 anni di vita: esistono degli attimi, lunghi una frazione di secondo, che possono cambiarti la vita. E questi attimi molto spesso non li scegli, avvengono per caso, come un fulmine a ciel sereno per farti capire che le cose possono cambiare da un momento all’altro e che l’unica soluzione è affrontare queste situazioni al meglio delle nostre capacità.
Il primo ostacolo che Alice ha dovuto affrontare è stato all’età di 5 anni quando sua mamma Sofia muore a seguito di una brutta malattia. L’unico ricordo che conserva di lei è un pomeriggio al mare in cui mangiano un gelato bacio e fragola che piaceva tanto a entrambe. Lei con la maglietta bianca tutta sporca e sua madre che la guarda e ride convulsamente per la scena. Un attimo di felicità fugace.
All’età di 7 anni una bambina magra e un po’ strana entrò nella sua classe e la maestra la presentò con il nome di Margherita, il fiore preferito di sua mamma. La bimba si sedette accanto ad Alice e le fece un grosso sorriso. Quello fu l’attimo in cui capì che sarebbe diventata una sua grande amica.
In 24 anni Alice ha avuto la testimonianza che alcuni momenti hanno davvero il potere di cambiare un’esistenza, alcuni brutti è vero, ma necessari per plasmare il proprio carattere e per diventare più forte.
Nel corso della sua vita aveva deciso che non si
sarebbe mai nascosta dietro al dolore, avrebbe sempre mostrato a tutti le ferite che l’avevano fatta maturare e diventare la giovane donna che è diventata: forte, intraprendente, coraggiosa e con la capacità di uscire da tutte le situazioni poco confortevoli.
Lei e Margherita diventarono inseparabili e grazie all’aiuto di nonna Lucia e nonno Mariano riuscì ad avere una vita modesta, frequentando le scuole giuste e crescendo sentendosi amata.
Tutto andava secondo i suoi piani: l’università, un lavoro stabile, una casa e poi in futuro magari anche una famiglia tutta sua.
Almeno fino ad ora.
I LUOGHI
Aveva scelto un abito blu elettrico con un cinturino sulla vita e delle scarpe comode bianche. Non sapeva perché, ma voleva essere carina ed elegante per quell’incontro. Voleva dimostrare di essere una donna in cerca di risposte, ma non disperata. Quel completo la faceva sentire sicura di sé ed era per quello che l’aveva scelto. Raccolse i capelli con un fermaglio all’altezza della nuca e si truccò leggermente. Scese per strada e chiamò un taxi. «Studio legale Barnes & Scott per favore» disse con fermezza. Si sentiva come nei film che guardava spesso in tv.
Ci volle più o meno mezz’ora a superare il traffico della metropoli, ma nel frattempo Alice ammirò estasiata il panorama che la circondava. Enormi palazzi che la facevano sentire minuscola, persone che sbucavano da ogni vicolo e quasi tutte impegnate a camminare velocemente con il telefono in una mano e una grande tazza di caffè nell’altra. New York era davvero la città del lavoro e dei sogni realizzati. Adesso iniziava a capire come mai gli americani bevessero tanto caffè, quella città aveva dei ritmi insostenibili e si doveva fare scorta di energia liquida per arrivare a fine giornata.
Forse poteva scrivere un romanzo ambientato qui. Sentiva che la sua voglia di scrivere iniziava a farsi strada nella mente e questo la rallegrava davvero molto. Aveva passato molto tempo in cerca di ispirazione per il suo romanzo e forse aveva trovato un aiuto nella frenesia di questa città immensa.
Anche quest'appuntamento finisce qui, diteci la vostra opinione qua sotto nei commenti o scrivendoci sul nostro profilo Instagram @ilsalottodimaryefede in cui siamo sempre attive.
A lunedì con le nuove uscite settimanali!
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