Tea, cookies &… Lo Scrigno di Pandora. La Profezia


Buon venerdì lettori del Salotto,
torna Tea, cookies &… per concludere la settimana parlandovi di un nuovo romanzo: Lo Scrigno di Pandora di Melissa Spadoni, che abbiamo intervistato in questo post. Venite con noi a conoscere il mondo di Rainbow e Milo in questo urban fantasy che si annuncia molto promettente!

IL ROMANZO - A tu per tu con Melissa Spadoni

La trama è nata di getto un pomeriggio, dopo che il grafico mi aveva contattata per dirmi che la cover era pronta e attendeva per l’appunto la sinossi, da poter applicare sul retro. Io detesto scriverle. Sono sempre stata una frana nei riassunti, fin dai tempi delle elementari. Allora ho voluto tentare con qualcosa di completamente diverso, facendo parlare uno dei protagonisti, ossia Milo, il fantasma migliore amico di Rainbow.

Titolo: Lo Scrigno di Pandora. La Profezia
Autore: Melissa Spadoni
Serie: Lo Scrigno di Pandora #1
Editore: Self publishing
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 395
Prezzo: 12,48 (Ebook 0,99 o Gratis con KU)

TRAMA
Quanto speciale può essere una ragazza?
La mia amica Rainbow, sta per scoprirlo, temo.
Già era convinta di essere fuori dal comune, con i suoi poteri empatici e i suoi occhi bicolore, ma presto capirà che l’universo ha in serbo per lei ben più di qualche piccola peculiarità.
Cioè, già ha me come super-miglior-unico amico… Milo. Un fantasma bellissimo e super affascinante, e questo basta e avanza per renderla la persona più speciale del mondo. Ma vogliamo considerare tutto quello che le sta per accadere?
Cosa, vi starete chiedendo voi! Tsk! E io mica ve lo vengo a dire, altrimenti non comprerete il libro, giusto? Tuttavia vi annuncerò che avrà a che fare con uno scrigno molto, ma molto importante. Tenete bene a mente questo dettaglio. Uno scrigno. E poi sarà tutto quanto molto pieno di Streghe, Stregoni, magia, Wiccan, Oracoli, Guardiani, maschi belli, arroganti e impossibili, ormoni bricconcelli, destini ineluttabili, misteri, segreti e bugie… molte bugie e tantissimi misteri… insomma! Non manca nulla, dico bene?
Pertanto, cosa aspettate a leggerci?
E poi, ne vale davvero la pena, perché la mia Bow è la ragazza più favolosa che esista al mondo. O la più sfortunata, dato quante cose le stanno per succedere. Punti di vista, immagino!
Detto ciò, buona lettura. E se tutto questo non è servito a convincervi… allora nemmeno a me interessa conoscere voi, tsk!
Bisous bisous… Milo.

Kyran non replica nulla, ma con un lesto movimento mi attira nel cerchio confortevole delle sue braccia, per posarmi un bacio sopra la testa. Avverto un brivido bollente irradiarsi dal punto sfiorato dalle sue labbra, fino ad arrivarmi al cuore e lì sollecitare quel lazo dorato per stringermelo ancora di più e in maniera deliziosa.




I PROTAGONISTI

Rainbow, è la protagonista della storia. Un’empatica che ha trascorso gran parte della vita rinchiusa in casa, per via del suo potere debilitante, almeno fino a quando non è stata certa di riuscire a incanalare le emozioni non sue, per non farsi schiacciare. Si definisce una Fangirl in piena regola. Legge romanzi su romanzi, ascolta k-pop, in particolare gli EXO, e si camuffa dietro a enormi felpe con le scritte più assurde e a i capelli quasi sempre sciolti a coprirle mezzo volto, quando è in pubblico, per celare un’altra sua peculiarità, ossia gli occhi eterocromatici. Uno giallo chiaro e uno indaco.

Milo è il suo migliore amico ed è un fantasma. Morto da oltre venti anni, è legato a lei tramite un piccolo penny che lei porta appeso a un bracciale che non toglie mai. È il suo confidente, unico amico e unica famiglia. Amante dei romanzi M/M e dell’attore Matthew Daddario, cerca in tutti i modi di far uscire la sua Bow dal suo guscio, anche se non è molto semplice.


Kyran è il misterioso e sexy stregone che irromperà nelle loro vite per sconvolgerle. Soprattutto quella di Rainbow. Lui dice che è lì perché ha bisogno di una cosa legata alla famiglia di Ray, ma sarà realmente così? O nasconderà qualcosa?

Amias è il guardiano che comparirà quando il famoso Scrigno verrà riportato alla luce. Da principio un nemico, si rivelerà un alleato molto utile… soprattutto per allietare gli occhi di Milo!

«Bè? È così che ci accogliete? Senza nemmeno un grazie, un’ovazione, una standing ovation, lancio di reggiseni e mutandine… niente?», si lamenta il misterioso tipo in nero.
Arriccio perplessa le sopracciglia. «Co-come?», ho la bocca impastata di paura e ansia, e le lettere mi escono tutte incollate alla lingua.
L’ombra emette un pesante sospiro, piegandosi sulle ginocchia davanti a noi e a un suo solo schiocco di dita, tutte le luci della stanza si accendono, permettendoci finalmente di capire chi abbiamo di fronte, e anche di dargli un volto.
E che volto, accidenti!
Non riesco a evitare ai miei occhi di spalancarsi, intanto che la mia vista si abitua alla nuova luce e prende a decodificare il viso di un ragazzo molto, ma molto carino. Di quelle bellezze che non sono perfette e assolute, ma accattivanti e impossibili da ignorare. Gli occhi, che mi paiono grigi come un temporale, possiedono un taglio un po’ affusolato, egregiamente incorniciati da folte ciglia nere, come neri sono i suoi capelli lunghi fino al mento, che lui a quanto pare ama portare con la riga da un lato, in maniera tale da avere un ciuffo ribelle che gli ricade davanti al volto. I lineamenti sono spigolosi, decisi e la carnagione di un bel rosa, pare essere decorata da lentiggini e nei.
«Io vi salvo la vita e voi non mi ringraziate nemmeno? Non è molto carino!», sorride malizioso e la malizia direi che lo veste alla perfezione.
Un sorriso che mi fa arrossire, purtroppo.

I LUOGHI 

I luoghi sono molto importanti, perché io trovo che la Scozia sia l’ambientazione perfetta, soprattutto per una storia simile, così come ogni più piccolo luogo citato all’interno del romanzo.


Prendo i miei tre ingredienti e mi metto all’opera.
Sposto il tappeto che abbiamo comperato qualche giorno fa su internet, per sostituire quello vecchio mangiato dai topi, e inizio a disegnare un cerchio con il gessetto. Okay… magari più che un cerchio è un uovo, o un pallone da rugby, ma andrà bene uguale.
«Bow…»
«Milo, non succederà nulla. O comparirà la mamma, o avrò sporcato il pavimento a uffa».
«Io la vedo brutta», sospira mettendomisi alle spalle, prendendo in braccio un irrequieto Ombra.
«Ora accendiamo le candele…» Mormoro una volta che le ho disposte tutte e quattro come a indicare i punti cardinali, cercando nella scatola i fiammiferi.
«Molto brutta!».
«Piantala!», prendo in mano una foto della mamma e me la premo al petto, con gli occhi chiusi.
«Molto, molto brutta!».
«Shhh! Mi devo concentrare!», lo rimprovero a denti stretti, prima di prendere un profondo respiro e provare a estraniare dai miei pensieri i continui borbottii di Milo e i quasi ruggiti di Ombra.


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A lunedì con le nuove uscite settimanali!




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